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Lucrezia Lante Della Rovere su Caos Calmo: “Se devo essere presa da dietro, vorrei Brad Pitt e non Nanni Moretti”

Lucrezia Lante Della Rovere si è raccontata a Belve. Dal rapporto con la madre Marina Ripa di Meana all’amore con Giovanni Malagò e Luca Barbareschi, fino al legame con il padre violento. E sulla scena di sesso nel film Caos Calmo, per il quale non fu scelta: “Non mi piacque perché erano brutti. Era una scena di sodomia, forse ci voleva un gran figo. Se devo essere presa da dietro, vorrei Brad Pitt e non Nanni Moretti”.
A cura di Stefania Rocco
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Lucrezia Lante della Rovere - Nanni Moretti e Isabella Ferrari alla premiere di Caos Calmo
Lucrezia Lante della Rovere – Nanni Moretti e Isabella Ferrari alla premiere di Caos Calmo

Che titolo ho? Figuriamoci, ho un grande senso del ridicolo”, comincia così l’intervista che Lucrezia Lante Della Rovere ha rilasciata a Francesca Fagnani nella puntata di Belve del 3 giugno, Un racconto a 360 gradi che spazia dall’infanzia, agli amori più importanti della sua vita fino al legame con la madre Marina Ripa di Meana. “Non ho un ricordo felice della mia infanzia, ero una bambina spaventata che non riusciva a capire questi due genitori così diversi rispetto agli altri genitori. La vita di mia madre la guardavo con ammirazione anche se era esagerata". E sulla scena di sesso nel film Caos Calmo, per il quale non fu scelta: "Non mi piacque quella scena erotica perché erano brutti. Era una scena forte, di sodomia, forse ci voleva un gran figo. Se devo essere presa da dietro, non voglio essere presa non da Nanni Moretti ma da Brad Pitt”.

Il rapporto con il padre violento: "Dissi a sua moglie di denunciarlo"

"Papà, invece, scappava dalla vita e sentivo che c’era una sofferenza dietro”, racconta l’attrice, “Mio padre alzava le mani ma non su di me. Su mia madre e sulla compagna che aveva. Creava una grande tensione a casa perché tornava spesso ubriaco. Chi ha una dipendenza non riesce ad avere una continuità lavorativa, delle entrate e una vita dignitosa, era complicato. Quindi passavo da una vita in technicolor con mia madre a una vita più spaventosa. Io non capivo come sua moglie, Antonella, abbia resistito. La incitavo a denunciarlo. L’altra cosa violenta che faceva mio padre era quella di tagliare, tutto. Tagliava asciugamani, lenzuola, la barba”.

Il legame con la madre Marina Ripa di Meana

Pensavo a mia madre come a una principessa delle favole e quando mi si tolgono i prosciutti, comincio a vedere la sua incapacità di fare la madre”, ha ricordato l’attrice parlando della madre come di una donna spregiudicata, sempre sopra le righe, “Era una vera diva. A un certo punto i suoi giochi non mi hanno divertita più. Mia madre era senza mutande sempre, anche quando usciva. Aveva questi spacchi pazzeschi e reggiseno e mutande non le metteva. Se lo poteva permettere ed era abbastanza sfacciata per farlo. Non la giudicavo, sapevo che lei era così. Mi attaccava perché voleva una figlia spregiudicata come lei. Era possessiva, voleva che io fossi la copia di sé. Voleva che fossi una sua emanazione”. Ricorda inoltre il rapporto tra la donna e l’ex compagno Franco Angeli: “A casa girava di tutto. Mi ricordo pistole, sacchetti bianchi. Era cocaina ma all’epoca non sapevo cosa fossero. Ricordo loro due che litigavano in maniera furiosa, una volta si inseguirono con le bottiglie con i colli di vetro spaccati. Li guardavo e mi paralizzavo. Ho un quadro di Franco Angeli che mi ritrasse con le mani in testa. Era la mia posa, diventavo una statua di sale”.

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"Mia madre non si prostituì per procurare droga a Franco Angeli"

Rispetto alla leggenda secondo la quale Marina si sarebbe prostituita per comprare droga all’amante, nega: “Lui dipendeva da cocaina ed eroina ma non ci credo che mia madre fosse arrivata a prostituirsi per procurare della cocaina a Franco Angeli. Non saprei se è vero, mia madre amava le iperboli. Mia madre soffriva del fatto che Franco si facesse di eroina. Piuttosto può essersi prostituita per un debito, non per procurare eroina al suo compagno”. Da adulta, però, i ruoli rischiarono di ribaltarsi: “Mia madre è stata una donna libertina, ha avuto tutti gli uomini del mondo, ma quando a 18 anni mi beccò col mio fidanzato, mi sgridò. La mandai a quel paese”.

Lucrezia Lante della Rovere “fuori dal  circoletto del cinema”

Per un periodo ho sofferto di non fare tanto cinema”, ha ammesso l’attrice rifacendosi all’ormai famoso circoletto di Giuliana De Sio, “Il cinema è fatto di 6 o 7 persone. È un circoletto, sempre gli stessi. Dire chi sarebbe di cattivo gusto. È colpa di un sistema che fa sì che tutto giri sempre intorno alle stesse persone”. Il ricordo più spiacevole ma più divertente riguarda invece Jerry Calà: “Fece un film, uno dei primi, mi ricordo solo che baciavo Jerry Calà. Pensa che cu**. Lo baciavo con talmente tanta passione che lo presi per la testa e mi rimase il parrucchino in mano. Ma non mi vergogno, sono felice di avere fatto solo quello”.

Un ruolo che le dispiacque non ottenere, invece, fu quello andato a Isabella Ferrari in Caos Calmo: “Mi dispiacque non essere presa nel cast di Caos Calmo, ma non mi piacque quella scena erotica perché erano brutti. Erano proprio brutti. Era una scena forte, di sodomia, forse ci voleva un gran figo. Se devo essere presa da dietro, non voglio essere presa non da Nanni Moretti ma da Brad Pitt”.

L’amore con Giovanni Malagò e Luca Barbareschi

Ho vissuto un po’ di contraddizioni, io cercavo le regole ma poi ne scappavo. Detto questo, Giovanni è l’uomo più importante della mia vita. In fondo, mi sono innamorata di lui perché ha un fare molto protettivo. Mi sono innamorata di quello”, ha raccontato dell’amore con Giovanni Malagò, padre delle sue figlie: “Ho una figlia che mi ha accusato di avere fatto le stesse cose di mia madre. Non sono stata una mamma chioccia. Con Giovani le abbiamo cresciute insieme ma lui ha alle spalle una famiglia molto solida e io sono una scappata di casa”. Poi arrivò il legame con Luca Barbareschi: “L’amore della mia vita è stato Luca Barbareschi, ma anche Giovanni perché da quell’amore sono nate le mie figlie. Ero talmente affascinata da Luca, lo guardavo con gli occhi a cuore perché mi sembrava una persona travolgente. Poi c’erano le trasgressioni che facevo parte della curiosità che ti spinge a volere conoscere tutto. Ero gelosissima, ma lo ero anche di Giovanni. Ero tormentata dalla gelosia. A un certo pinto, quando la vita è diventata troppo rock and roll ho pensato che l’asticella si era alzata. Ho capito che io volevo diventare protagonista della mia vita e non gregaria”.

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Infine, l’esperienza sfumata con una donna: “Ho avuto delle donne che mi hanno molto corteggiata ma mi piacciono gli uomini. Una donna mi corteggiò tantissimo, era bellissima e forse ero pure un po’ ubriaca, mi feci accompagnare sotto casa. Mi diede un bacio con la lingua e la invitai a salire, ma lei mi disse di no perché il giorno dopo dovevo partire per l’India e lei voleva vedermi dopo le vacanze. Non ci siamo più incontrate”.

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