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Esplosioni in diretta a Non è l’Arena, Giletti infuriato: “Restiamo qui, non interrompiamo”

Attimi di tensione a Non è l’Arena, con il conduttore collegato da Odessa che ha interrotto a più riprese il dibattito per delle esplosioni avvertite, rifiutandosi di fermare la diretta.
A cura di Andrea Parrella
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Momenti di tensione a Non è l'Arena, con Massimo Giletti che è tornato a condurre il programma in diretta da Odessa, dove si era già recato due settimane prima, non senza polemiche. Il giornalista ha condotto nuovamente dal fronte, alternando le immagini realizzate negli ultimi giorni sul campo e il dibattito in studio, dove lo assisteva Tommaso Cerno, ospite abituale della trasmissione.

Le esplosioni in diretta

Nel bel mezzo del dibattito, quando in Italia erano le 23 circa, Giletti ha interrotto a più riprese gli interventi da studio a causa di alcune esplosioni avvertite dal luogo del collegamento: "Ci dicono che ci sono state esplosioni molto vicini a noi, nella zona del porto di Odessa, a circa 700 metri in linea d'area da dove siamo. Ci sono le sirene, noi abbiamo sentito i vetri tremare", ha detto il conduttore mentre operatori e giornalisti presenti si recavano all'esterno per capire cosa stesse accadendo, mentre Giletti spiegava:

Quello che vi possiamo dire è che i botti si sono sentiti molto forti anche in questo posto dove, grazie alla Croce Rossa. Lo dico perché a differenza di quanto scritto da qualcuno con molta ironia non siamo al Grand Hotel.

Giletti si rifiuta di interrompere la trasmissione

Il conduttore ha quindi iniziato a discutere con alcune persone dietro le telecamere, che evidentemente provavano a convincerlo a stoppare la diretta e andare nei rifugi. Ma Giletti ha tentato di spiegare in inglese come non avesse alcuna intenzione di fermare la diretta per andare a ripararsi altrove: "Le guardie dietro le telecamere mi dicono che devo smettere, ma noi stiamo qui e continuiamo". Un momento di televisione disarticolato ed estremamente confuso per ovvie ragioni, con Massimo Giletti che si è scusato più volte con il pubblico e i suoi ospiti in studio per le molteplici interruzioni dovute ai varii movimenti davanti alla camera.

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