Di Pietro difende la famiglia nel bosco: “Io avevo il pitale e sono cresciuto felice, ce l’ho ancora lì”

L'ex magistrato Antonio Di Pietro è intervenuto sul dibattito che sta dividendo l'Italia a L'Aria che tira: la decisione dei servizi sociali di allontanare i bambini da una famiglia che vive nel bosco, senza le comodità moderne. E lo ha fatto nel modo più inaspettato: evocando ricordi d'infanzia, pitali e una vita contadina che oggi sembra appartenere a un'altra galassia.
La solidarietà ai magistrati
Da ex magistrato, Antonio Di Pietro non poteva che aprire il suo ragionamento con una posizione quasi istituzionale: "Non si deve andare addosso ai magistrati. Io la loro scelta non la condivido, ma non basta per andargli contro. È una decisione provvisoria, intanto". Poi, però, ricorda il suo passato "contadino":
Detto questo, dopo la totale solidarietà ai magistrati di cui il provvedimento si può anche non condividere, ma personalmente fino all'età di dieci anni sono nato in campagna. Ho vissuto senza bagno, senza acqua corrente. Una volta a settimana ero io a prendere con l'asino e con la cavalla l'acqua alla sorgente.
Di Pietro catapulta David Parenzo e i presenti in studio in un'Italia che i trentenni conoscono solo dai racconti dei nonni. Racconta che i genitori usavano la lisciva per lavare, che beveva il latte direttamente dalla mucca dopo che sua madre ne puliva il seno. "Quello che vive questa famiglia non è niente di nuovo rispetto a settant'anni fa", conclude con una logica ferrea che taglia corto su ogni retorica progressista. Poi arriva la domanda che vale un trattato di filosofia sociale: "Il problema di fondo: bisogna avere tutte le comodità di oggi altrimenti non sei?"
"Una famiglia senza bagno non è una famiglia di disadattati"
"Una famiglia senza bagno non è una famiglia di disadattati", ricorda ancora, prima di tirare in ballo la sua esperienza personale: "L'ho vissuta per dieci anni quella vita ed ero felicissimo". Il ricordo si fa ancora più vivido: "Mia madre mi toglieva le scarpe d'estate fino a ottobre e mi diceva, non te le mettere che non le consumiamo. Se uno si accontenta a stare come sta perché vuoi toglierlo?"
L'apologia del pitale di Antonio Di Pietro
E poi arriva il momento che merita di entrare nella cronaca del giorno. Di Pietro, con la faccia tosta di chi sa di dire qualcosa di impopolare ma giusto, sentenzia: "Ma davvero pensate che sia meglio fare la pipì dentro piuttosto che fuori?". Parenzo, quindi, fa notare: "Fa freddo d'inverno!". E Di Pietro indica il pitale che ha ancora appeso al muro (in camera, per fortuna, non si vede): "Si usava il pitale una volta! Ce l'ho ancora lì appeso, eccolo, lo usava mia madre". Può sembrare retorica della nostalgia, ma il ragionamento di Antonio Di Pietro non fa una grinza. Dal suo punto di vista, certo.