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Festival di Sanremo 2023

Sanremo, il Cda Rai contro Fuortes per la pubblicità gratuita a Instagram

Il Cda della Rai attacca Carlo Fuortes per alcune questioni emerse durante il Festival di Sanremo. Si ipotizza che l’amministratore delegato potrebbe essere spinto alle dimissioni. Nel mirino la pubblicità gratuita a Instagram, le mancate comunicazioni ai vertici di alcune presenze, come quella del Presidente della Repubblica e altri nodi irrisolti.
A cura di Ilaria Costabile
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Nella giornata di mercoledì 15 febbraio si è tenuto il primo consiglio di amministrazione della Rai, in cui è emerso un quadro piuttosto chiaro di quello che potrebbe essere il nuovo assetto dell'azienda, con Carlo Fuortes sollevato dal ruolo di amministratore delegato, a seguito di dimissioni che nulla hanno a che vedere con i bilanci della Rai, mai perfetti come quest'anno, quanto ad una serie di questioni emerse durante il Festival di Sanremo e anche dopo.

La contestazione a Instagram

Stando a quanto emerso dopo ben sette ore di consiglio, l'ipotesi che va per la maggiore sembra essere quella di indurre Fuortes alle dimissioni, a causa di una cattiva gestione con conseguente mancanza di incassi, a cui si aggiungerebbe un danno erariale rilevabile dalla Corte dei Conti, due elementi che il Ministero del Tesoro secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, potrebbe impugnare per allontanare il manager dal suo incarico. Durante il Festival di Sanremo sono emerse non poche questioni che hanno suscitato il disappunto dei vertici Rai, in primis l'assist alla pubblicità fornita ai social, a cui sia Amadeus che Coletta non hanno saputo dare una risposta chiara. La presenza di Chiara Ferragni sul palco dell'Ariston e la compresenza, anche piuttosto ingombrante, di Instagram che, infatti, è stato protagonista tanto quanto l'influencer, di vari momenti durante la kermesse, con tanto di apertura di un nuovo profilo per il conduttore, con tanto di dirette e post, avrebbe dovuto essere monetizzato e non passare sotto traccia, come d'altro canto è accaduto.

Nel mirino gli ospiti del Festival e Stefano Coletta

Le accuse sarebbero state sollevate da alcuni esponenti del consiglio di amministrazione, ovvero Igor de Biasio della Lega e Simona Agnes di Forza Italia, a cui si aggiungono anche le richieste del consiglio sindacale su alcune questioni piuttosto spinose. Nel prossimo consiglio di amministrazione, previsto per il 3 marzo, Fuortes su richiesta dei consiglieri dovrà far visionare i contratti di tutti gli ospiti presenti al Festival e c'è anche chi ipotizza che la prossima direzione artistica di Sanremo non sia affidata ad Amadesu e Lucio Presta, come è avvenuto per questi quattro anni. Chi, invece, rischierebbe di perdere la poltrona è il direttore dell'intrattenimento Rai, ovvero Stefano Coletta.

Le altre contestazioni a Carlo Fuortes

Contestata anche la mancata comunicazione ai canali istituzionali della presenza del Presidente Sergio Mattarella al Teatro Ariston, insieme ad alcune questioni relative la gestione di Fuortes non solo in relazione al Festival. A questo, poi, si aggiunge su spinta di Riccardo Laganà (rappresentate dipendenti Rai) e Alessandro di Majo un punto sulle trattative orchestrate per la partecipazione di Zelensky, ridottasi alla lettura di un messaggio del Presidente ucraino a tarda notte, durante l'ultima serata del Festival e di cui i vertici erano stati messi al corrente solo successivamente. Alcuni consiglieri, poi, hanno chiesto informazioni più dettagliate anche in merito al nuovo programma affidato a Bruno Vespa, nella fascia oraria dopo il Tg delle 20, chiedendo delucidazioni in merito al compenso del giornalista.

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