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Raoul Bova vorrebbe fare causa a Ryanair e il Napoli: “Strumentalizzato per fini promozionali l’audio con Martina Ceretti”

Raoul Bova avrebbe deciso di avviare una doppia causa civile contro Ryanair e il Napoli per aver “strumentalizzato a fini ironici e promozionali i suoi messaggi vocali privati” con Martina Ceretti, al centro dell’indagine per tentata estorsione dopo la diffusione avvenuta tramite il video di Falsissimo di Fabrizio Corona.
A cura di Eleonora D'Amore
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Raoul Bova avrebbe deciso di avviare una doppia causa civile contro Ryanair e il Napoli per aver "strumentalizzato a fini ironici e promozionali i suoi messaggi vocali privati" con Martina Ceretti, al centro dell’indagine per tentata estorsione emersa dopo la diffusione avvenuta tramite il video di Falsissimo di Fabrizio Corona.

Cosa hanno postato Ryanair e il Napoli con l'audio di Bova

A svelarlo è il quotidiano Repubblica. Laterale all’inchiesta aperta dalla Procura di Roma per tentata estorsione, l’attore pare sia pronto a muoversi legalmente anche contro due colossi:Ryanair e il Napoli. Entrambi avrebbero "strumentalizzato la vicenda sui social network per fini ironici e promozionali", disponendo degli audio privati scambiati con Martina Ceretti, dai quali sono emerse frase diventate ben presto spunto per meme e ulteriore ridicolizzazione della sua persona. La nota compagnia aerea lo avrebbe fatto con un post su X lo scorso 24 luglio con l’obiettivo di invitare gli utenti della piattaforma a scaricare l’app, mentre il calcio Napoli avrebbe utilizzato una porzione dell’audio originale per un video su TikTok dedicato a Kevin De Bruyne, l'ultimo grande acquisto di Aurelio De Laurentiis. Il video in questione sarebbe stato poi rimosso.

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L'avvocato di Raoul Bova: "Una macchina social infernale"

Un'azione legale che punta a denunciare il danno d'immagine per uso non autorizzato di materiale strettamente personale. L’avvocato di Raoul Bova, David Leggi, ha denunciato all’Ansa il pubblico ludibrio al quale sono stati sottoposti il noto attore e il resto della sua famiglia: "Si è messa in moto una macchina infernale che non risparmia nessuno, né le persone né i loro figli, spesso privi degli strumenti per distinguere tra cronaca, cattiveria o voyeurismo di bassa lega. Tutto questo impone una seria riflessione sui meccanismi che regolano il mondo del web e dei social media, sempre più simili a un nuovo far west".

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