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Pippo Baudo ricorda Maurizio Costanzo: “Ci conoscevamo da una vita, eravamo rimasti solo io e lui”

Pippo Baudo a La Repubblica ricorda Maurizio Costanzo: con una lunga intervista ha raccontato del loro rapporto, “Non abbiamo mai avuto scontri, quando ci vedevamo era un piacere raccontarci le cose, ci guardavamo negli occhi e ci riconoscevamo. Eravamo davvero rimasti io e lui”.
A cura di Gaia Martino
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Pippo Baudo, raggiunto da La Repubblica, ha parlato di Maurizio Costanzo e dell'ultima intervista fatta con lui nel 2018, nel programma L'Intervista. In quella occasione sullo schermo, alle loro spalle, comparvero i volti di Corrado, Mike Bongiorno, Enzo Tortora, Raimondo Vianello, e Costanzo scherzò: "Hai notato che siamo rimasti vivi solo noi?". Il giornalista e conduttore televisivo, morto ieri a 84 anni a Roma, "era spiritoso, coglieva il buffo della vita, io serio serio non l'ho mai visto", le parole del collega e amico Pippo Baudo.

Pippo Baudo su Maurizio Costanzo

Pippo Baudo a La Repubblica ha parlato di Maurizio Costanzo, del rapporto cordiale e amichevole che li legava. Anni fa circolarono voci su una loro presunta lite, "Una cavolata inventata non so da chi, mi ricordo che ci siamo pure telefonati. ‘Ma ti pare che possiamo essere nemici?'. E ci siamo fatti grandi risate", il commento del famoso conduttore. "Io e Maurizio non abbiamo mai avuto scontri, quando ci vedevamo era un piacere raccontarci le cose, ci guardavamo negli occhi e ci riconoscevamo. Eravamo davvero rimasti io e lui". Maurizio Costanzo si distingueva dagli altri colleghi, Baudo ha confessato:

Era un giornalista che amava lo spettacolo e quindi le sue domande non finivano solo nel greto giornalistico stretto, diventavano occasione per ampliare l'argomento e farne oggetto di spettacolo: andava a parare sempre lì. E poi aveva quest'ironia. Aveva una capacità speciale per tirarti fuori i ricordi. Intanto usava un linguaggio facile ed era sempre molto calmo. Ti aprivi senza accorgertene e cadevano i freni inibitori. Devi essere bravo per farlo e la tv non mente.

Costanzo era un grande osservatore ed era sempre curioso di chi aveva davanti: "Si comportava come spettatore, conosceva i gusti di chi guarda la tv, la gente seduta sul divano. Era pieno di interessi, ha pure recitato le sitcom, come commediografo era bravissimo. Un difetto? Era pigro, ma il lavoro era la sua passione". 

"Non esistono eredi di Costanzo"

Pippo Baudo nella lunga intervista in ricordo di Maurizio Costanzo ha aggiunto di conoscerlo da una vita, fu lui la prima persona che lo intervistò nel 1960, quando il giornalista e conduttore lavorava per Grazia. "Mi fece una buona impressione. Era gentile, sarcastico anche allora ma mai cattivo. Faceva piacere anche discutere con lui, era un uomo intelligente". Su Berlusconi "Aveva le due idee sicuramente ma era apolitico, perché voleva essere di tutti. Non doveva votarsi a un partito. Io ci credo che non abbia mai votato per Berlusconi, lo sconsigliò pure di scendere in campo". Tra le forze di Costanzo anche il suo fisico, "su cui ironizzava per primo, facendo battute, era la sua forza, c'era un po' di Fabrizi. Insieme bonomia e cinismo romano". Pippo Baudo ha confessato che il rapporto tra Costanzo e Maria de Filippi è la cosa che lo meraviglia di più.

Non immaginavo che sarebbe stato un legame durevole e invece è diventato forte, profondo, fondamentale. Maurizio sapeva scoprire il talento negli altri, e anche lei è stata una sua scoperta. Non ci sono eredi in giro.

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