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Morte di Silvio Berlusconi

Mentana ricorda Berlusconi: “Un grande con i suoi lati oscuri, comunque un protagonista assoluto”

“Comunque la pensiate, Berlusconi è stato un protagonista indiscusso, di cui si continuerà a parlare a lungo. In tanti mi chiedono chi era davvero. Forza e debolezze, generosità e prepotenza”, sono le parole di Enrico Mentana, in ricordo di Silvio Berlusconi.
A cura di Giulia Turco
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Enrico Mentana ricorda Silvio Berlusconi, morto lunedì 12 giugno, in nome del loro rapporto umano e professionale instaurato in oltre trent’anni di tv. Nella prima serata dello stesso giorno, Mentana condurrà su La7 uno speciale dedicato alla vita del leader di Forza Italia intitolato ‘I mille volti di Silvio Berlusconi’, con analisi di repertorio e ricordi personali, che andrà in onda a partire dalle 21.15.

L'attenzione mediatica su Silvio Berlusconi

La morte di Silvio Berlusconi continua, inevitabilmente a far parlare e a dividere i profondi nostalgici dell’ex Cavaliere e quella parte di italiani che non ha mai simpatizzato con lui, che pure dagli anni ’80 si è imposto come un protagonista assoluto della scena mediatica italiana. “Se n’è andato, comunque la pensiate, un protagonista indiscusso, di cui si continuerà a parlare a lungo. Forza e debolezze, grandezza e lati oscuri, generosità e prepotenza, sono le parole di Enrico Mentana in un lungo post pubblicato su Facebook in ricordo di Berlusconi. Com’era? Chi era davvero? Me lo chiedono in tanti in queste ore ed è inevitabile e comprensibile, visto che la mia biografia si è intrecciata a quella di Silvio Berlusconi come grande imprenditore televisivo, in anni decisivi della nostra storia recente”, prosegue il direttore del TG La7.

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La nascita del TG5, la direzione di Mentana e la fiducia di Berlusconi

Era il ’92 quando insieme a Lamberto Sposini, Clemente Mimun, Emilio Carelli, Cesara Buonamici e Cristina Parodi, Enrico Mentana fonda la prima edizione del tg di Canale 5, alla quale si metterà in capo, a soli 37 anni, in qualità di primo direttore responsabile e conduttore della fascia serale dell’informazione Fininvest. “Fu lui a chiamarmi, esattamente 32 anni fa, per costruire dal nulla, in piena libertà, un telegiornale competitivo con quelli della Rai, con la possibilità di scegliermi l'intera redazione, con totale autonomia sui contenuti”, racconta oggi Mentana. "Lo pensava in grande e fu lui a volere che da subito andasse a fare concorrenza in diretta contrapposizione oraria coi due tg allora leader, il tg2 alle 13 e il tg1 alle 20, contro ogni cautela dei suoi collaboratori. E con quale ricetta? ‘Deve fare un tg che possa piacere a tutti, giovani e anziani, uomini e donne, del nord e del sud, di sinistra e di destra".

Certo, poi due anni dopo quell'uomo entrò in politica, e forse avrebbe voluto un appoggio, una maggiore benevolenza, che altri gli diedero. Ma è un fatto che quella indipendenza, per me e per i tanti giornalisti che hanno condiviso quell'avventura professionale, fu garantita per altri dieci anni dopo la sua "discesa in campo.

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