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Morte di Silvio Berlusconi

Marta Fascina: “Berlusconi è il mio tesoro, mi ha fatto vivere gli anni più belli della mia vita”

“Terrò sempre il suo sole in tasca e il suo sorriso scolpito nel cuore”, ha detto ai giornalista l’ultima compagna di Silvio Berlusconi, rompendo il silenzio nella giornata dei funerali in piazza Duomo a Milano. “Sarà una mancanza quotidiana per me”, ammette. “Aveva una forza inesauribile”.
A cura di Giulia Turco
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Marta Fascina è rimasta accanto alla bara di Silvio Berlusconi durante i funerali di stato in piazza Duomo a Milano, fino all’ultimo minuto, fino a quando il feretro non ha ripreso il suo viaggio di ritorno verso Arcore. La deputata forzista, ultima compagna di Berlusconi, è rimasta in silenzio per tutto il tempo della cerimonia, senza lasciar trapelare l’emozione, fino a quando non è arrivato il momento dell’ultimo saluto, quando la commozione sembra aver preso il sopravvento.

Le prime parole di Marta Fascina dopo la morte di Berlusconi

Mi ha fatto trascorrere gli anni più belli della mia vita, ha fatto sapere ai microfoni de Il Messaggero nella giornata dei funerali, mercoledì 14 giugno. “Terrò sempre il suo sole in tasca e il suo sorriso scolpito nel mio cuore”, ha detto ai giornalisti rompendo per la prima volta il silenzio dalla morte del compagno. Intorno a lei ci sono gli amici più cari, i colleghi deputati e i familiari. Racconta di sentirsi debole e senza forze, perché quella del mio Presidente sarà per me una mancanza quotidiana, pur avendole insegnato ad avere “una forza inesauribile".

Marta Fascina ai funerali di Silvio Berlusconi, foto Getty.
Marta Fascina ai funerali di Silvio Berlusconi, foto Getty.

Marta Fascina al fianco di Berlusconi fino all’ultimo

A sottolineare la sua costante presenza e dedizione fino alle ultime settimane della sua vita era stato lo stesso Silvio Berlusconi, che si era detto commosso dall’affetto dimostratogli da Marta. “Marta ha superato se stessa, mi è stata accanto con una cura e una dedizione senza eguali”, aveva raccontato lui al Corriere della Sera qualche giorno prima, a proposito del ricovero al San Raffaele. “Sei il mio tesoro”, avrebbe ripetuto Marta nella camera ardente di Arcore, quello spazio intimo riservato ai familiari e ai pochi amici intimi. Lo riporta Il Messaggero. Avrebbe raccontato ai presenti di quel giro notturno per Milano 2 che le ha fatto fare, prima del suo ultimo ricovero, sapendo che la vita sarebbe potuta finire di lì a poco.

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