La tata della tv inglese Jo Frost: “Convivo con una condizione medica potenzialmente letale”

Jo Frost, noto volto televisivo britannico, ha rivelato di aver ricevuto la diagnosi di una "condizione medica potenzialmente letale". La tata, conosciuta per i suoi programmi in cui aiutava i genitori a gestire situazioni difficili con i propri figli, ne ha parlato in un lungo video condiviso sul suo profilo social.
Jo Frost soffre di anafilassi: "Non definirà chi sono"
Jo Frost ha rivelato di soffrire di anafilassi, una grave condizione allergica che può essere fatale. In un video condiviso su Instagram, la 55enne ha raccontato di aver vissuto numerosi episodi di shock anafilattico e di dover convivere quotidianamente con il rischio costante legato ad alcune allergie alimentari: "Ho una condizione medica potenzialmente letale che può portarmi in ospedale in condizioni gravissime". E ancora: "Non ho scelto questa condizione ma non permetto che definisca chi sono. Influenza il mio stile di vita, ma non il mio valore o l'impatto che ho sul mondo".
Jo Frost: "Milioni di persone vivono nella paura costatante di una reazione fatale"
Jo Frost ha rivolto un pensiero a chi convive con gravi allergie: "Sono milioni le persone, bambini e adulti, che vivono nella costante paura di una reazione potenzialmente fatale. Serve più consapevolezza e rispetto". L'ex tata televisiva ha poi criticato la superficialità con cui, alcuni ristoratori o produttori alimentari, trattano la questione: "Quelle etichette con scritto ‘può contenere' non sono dettagli trascurabili: per noi fanno la differenza tra la vita e la morte". Infine, ha preso le difese di chi soffre di celiachia, chiedendo maggiore rispetto per le persone che la affrontano.
Chi è Jo Frost: la "Supernanny" britannica
Jo Frost è diventata famosa a livello internazionale grazie al programma Supernanny, trasmesso tra il 2004 e il 2008, e poi riproposto nel 2020 con nuovi episodi incentrati sulle sfide educative moderne. Nel tempo ha iniziato a usare i suoi canali social per dire la sua su questioni come l'uso dei dispostivi digitali.