1.710 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Il dolore di Giulia e Silvia Provvedi: “Papà è morto di infarto mentre era in videochiamata con noi”

Le Donatella, Giulia e Silvia Provvedi, dopo la morte del padre sono tornate sui social per ringraziare quanti si sono stretti a loro. Poi, hanno fatto chiarezza sulle circostanze della morte dell’uomo.
A cura di Daniela Seclì
1.710 CONDIVISIONI
Immagine

Giulia e Silvia Provvedi, in arte Le Donatella, sono tornate sui social per ricordare il padre, scomparso improvvisamente nei giorni scorsi. Le due artiste, inoltre, hanno fatto delle importanti precisazioni circa le circostanze della morte. Hanno raccontato che l'uomo, che lottava contro il cancro, ha avuto un infarto davanti a loro.

La tragica morte del padre di Giulia e Silvia Provvedi

Immagine

Le Donatella hanno pubblicato una serie di Instagram Stories sul loro profilo ufficiale. Giulia e Silvia Provvedi hanno ringraziato tutte le persone che si sono strette a loro in questo momento difficile. Poi, hanno spiegato che il loro padre lottava contro il cancro, ma ritengono che la causa della morte non sia quella:

Noi, Giulia e Silvia, vogliamo ringraziare anche a nome di nostra madre e nostro fratello, tutte le persone che ci sono state vicine in un momento per noi così doloroso. Oggi abbiamo salutato per l’ultima volta il nostro amatissimo padre. Non ci sono parole per descrivere la sofferenza per questa perdita così improvvisa. Nostro padre era malato di cancro, ma stava rispondendo bene alle cure e non è morto di quello. È morto di un infarto mentre era in videochiamata con noi e nostra mamma. Un particolare ringraziamento vogliamo farlo a tutti i medici dell’Istituto oncologico IEO che l’hanno curato con professionalità, dedizione, carica umana, sensibilità empatia.

L'amarezza nei confronti dei soccorritori

Immagine

Giulia e Silvia Provvedi hanno espresso la loro amarezza nei confronti degli operatori del 118. Secondo quanto raccontano, le cantanti non avrebbero ricevuto da loro la giusta sensibilità e accortezza: "Purtroppo gli stessi ringraziamenti non possiamo farli nei riguardi del personale del 118". E hanno proseguito:

Senza entrare nei dettagli, ha trattato male noi e nostro padre, come fossimo un "numero", un’incombenza di cui liberarsi velocemente. Questo nostro messaggio vuole arrivare al cuore di tutte quelle persone che lavorano per aiutare gli ammalati, servizio di soccorso compreso. Siate sensibili e pensate sempre che potrebbe succedere a qualcuno di voi. Nonostante tutto, da domani ricominceremo a lavorare e a tornare alla vita di sempre, perché questo è quello che nostro padre avrebbe voluto e lo porteremo per sempre nel nostro cuore. Ti amiamo papà… Per sempre.

1.710 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views