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Giulio Scarpati: “Avevo pregiudizi su Lino Banfi, poi è diventato come un padre”

Giulio Scarpati si racconta senza peli sulla lingua: dal pregiudizio su Lino Banfi al successo di Un medico in famiglia, fino alle critiche al ministro Giuli.
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A 69 anni, Giulio Scarpati guarda indietro a una carriera che ha attraversato teatro, cinema e televisione, conquistando il cuore degli italiani con il personaggio del dottor Lele Martini. L'attore si confessa in un'intervista a La Repubblica con una sincerità disarmante su temi delicati, come il suo passato e il rapporto con Lino Banfi, ma anche parlando della cultura, riservandosi anche una stoccata – certo: da un giornale che ha posizioni e vedute opposte – al ministro Alessandro Giuli.

Il pregiudizio su Lino Banfi: "Ero uno snob"

La confessione più sorprendente riguarda il rapporto con Lino Banfi in Un medico in famiglia. "Sono il primo ad autodenunciarmi", ammette Scarpati senza filtri. "Quando mi dissero che ci sarebbe stato Lino Banfi rimasi perplesso. Venivo dal teatro e dal cinema d'autore. Lino era pop, ecco il pregiudizio scemo". L'attore non nasconde il suo iniziale scetticismo: "Prima c'era un po' di snobismo", riconosce. Ma l'esperienza sul set ha completamente ribaltato le sue aspettative. "Recitando insieme, sembrava mio padre davvero, era tutto naturale, commovente. C'era verità e si è creato un rapporto bellissimo". 

L'esplosione del successo televisivo

Il fenomeno Un medico in famiglia ha trasformato Scarpati in una star della tv, con conseguenze inaspettate sulla sua vita privata. E il rapporto con il pubblico è speciale ancora oggi:

Un successo inimmaginabile, difficile fare la spesa, andare a prendere mio figlio a scuola. Le mamme mi mettevano il numero di telefono in tasca. […] Mi fermano sempre: ‘Sono cresciuto con te'. Ero uno di famiglia, mi piace il rapporto d'affetto.

La stoccata al ministro Giuli

L'attore, come detto in apertura, non risparmia critiche al mondo politico attuale, con una particolare stoccata al ministro della Cultura Giuli: "La malattia di questi anni è il narcisismo, chi ha potere cerca solo uno specchio. Ho nostalgia di una politica che studiava i problemi e cercava di comprendere. Oggi la prima cosa è fare dichiarazioni e dilaga la superficialità". 

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