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Emma Watson non recita dal 2018: “Non mi manca la pressione, vendere i film, la mia vita aveva toccato il fondo”

Sono anni, ormai, che Emma Watson non recita più e ad oggi non si pente della sua scelta. L’attrice britannica ha raccontato di non sentire la mancanza della pressione, della promozione dei film e della frenesia della sua vita di prima.
A cura di Ilaria Costabile
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L'ultimo film di cui Emma Watson è stata protagonista è stato Piccole Donne, diretto da Greta Gerwig, dove interpretava Meg March, uscito in America nel 2018. Da quel momento l'attrice ha deciso di prendersi una lunga pausa dalla recitazione, che a distanza di sette anni, continua ancora oggi. In un'intervista realizzata per il podcast Hollywood Authentic, l'attrice britannica ha raccontato che pur sentendo la mancanza dell'espressione artistica, ci sono tante altre cose che di quel mondo non le mancano.

Il disappunto per la promozione dei film

Durante la chiacchierata sulle sue esperienze da attrice di fama internazionale, Emma Watson parla senza filtri del momento della promozione dei film, da lei ritenuta la parte più importante ai fini della distribuzione e della vendita stessa delle pellicola, ma a questo proposito aggiunge:

Sarò onesta e diretta e dico: non mi manca vendere cose. L'ho trovato piuttosto distruttivo per la mia anima. Mi manca molto usare le mie capacità, e mi manca molto l’arte. Ho semplicemente scoperto che facevo così poco della parte che davvero mi piaceva.

La pressione data dal recitazione unita alla visibilità

Le manca recitare, come le manca darsi completamente ad un personaggio, lasciarsi trasportare dalle sue emozioni e isolarsi al punto da riproporle solo in scena, quando si accende la macchina da presa. In questi anni durante i quali non ha recitato ha raccontato di come queste emozioni così belle, lo siano state ancora di più sapendo di non dover fare i conti con la visibilità e ammettendo che lavorare per grandi progetti le causava una certa pressione:

È liberatorioMi manca profondamente. Ma non mi manca la pressione. Ho dimenticato che fosse tanta pressione. Ho fatto una piccola cosa per uno spettacolo teatrale, solo con amici. E ho pensato, “Accidenti, che stress!” E non era nemmeno per un vero pubblico. Non è una cosa che mi manca.

La scelta di dedicarsi alle sue passioni

Da quando ha deciso di dedicare parte del suo tempo a coltivare le sue passioni, tra cui quella della lettere, che l'ha portata al conseguimento della laurea in Letteratura Inglese alla Brown University, ha poi scelto di proseguire inscrivendosi ad un Master di Scrittura Creativa ad Oxford. Questo tempo che ha dedicato a sé, le ha fatto comprendere come prima non avesse compreso quali fossero le cose a cui dare una reale importanza:

La cosa più importante, in realtà, ovvero il fondamento della tua vita, è la tua casa, i tuoi amici e la tua famiglia. Penso di aver lavorato così duramente per così tanto tempo che la mia vita ha toccato il fondo

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