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Emilio Fede si perde i funerali di Berlusconi: “Arrestate il mio autista, voglio raggiungerti presto”

Emilio Fede non ha partecipato ai funerali di Silvio Berlusconi ieri, in Piazza Duomo. Su Instagram con un video ha spiegato il perché: “Quel farabutto del mio autista è sparito”, le parole prima di parlare al Cavaliere. “Silvio, voglio venire con te, spero di raggiungerti presto”.
A cura di Gaia Martino
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Emilio Fede ieri con un video su Instagram ha raccontato la disavventura capitatagli che non gli ha permesso di partecipare ai funerali di Silvio Berlusconi. Lo storico volto Mediaset ed ex direttore del Tg4 era molto legato al Cavaliere che nel suo ricordo lo ha descritto "come un fratello". L'autista però non gli ha permesso di poter raggiungere Piazza Duomo dove avrebbe voluto dargli l'ultimo addio: "Quel farabutto mascalzone è sparito. Polizia, guardia di finanza, intervenite. Arrestatelo".

Lo sfogo di Emilio Fede

"Ha fermato la mia macchina, non mi ha consentito di partire in tempo per seguire il corteo funebre": così Emilio Fede comincia il suo lungo sfogo. Lo storico volto Mediaset si è infuriato in un video condiviso su Instagram spiegando di essere stato ingannato dal suo autista. "Piango solo a dirlo. Avevo il mio autista ma quel farabutto e mascalzone è sparito. Non si è fatto trovare. Dovevo arrivare in Piazza Duomo ma ha fatto in modo che la mia macchina restasse bloccata buttando via le chiavi. Oggi vivo un momento di dolore, ma anche di rabbia". L'ex direttore del Tg4 ha poi parlato a Silvio Berlusconi: "Ciao Presidente, hanno tentato fino all'ultimo di allontanarmi da te, ma io ci sono e ci sarò. Sono sicuro che ti raggiungerò dove sei, siamo stati troppo tempo insieme. Non possiamo tenere conto di farabutti, delinquenti. Un imbecille, un farabutto, mi ha sequestrato la macchina ed è scomparso così che io non ho avessi nessun mezzo per raggiungere Arcore". Prima di concludere il video ha parlato del dolore che prova per la perdita e della sua volontà di volerlo presto raggiungere:

Sono contento di non arrivare in tempo, di non guardare una bara sapendo che dentro ci sei tu e non allungare una mano e dire "vengo con te". Silvio, vengo con te, non mi mollare. Io ormai ho 92 anni, voglio raggiungerti al più presto.

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