“Vieni a dire caz**te in radio”: così nacque il sodalizio tra David Parenzo e Giuseppe Cruciani

David Parenzo si è raccontato in un'intervista. Il giornalista e conduttore de L'aria che tira su La7 ha ripercorso alcune tappe del suo vissuto e ha ricordato come è nato il sodalizio con Giuseppe Cruciani. Poi, ha detto la sua su quanto sta accadendo a Gaza, precisando che anche lui soffre per le immagini dei bambini uccisi, nonostante qualcuno pensi che in quanto ebreo non lo tocchino.
David Parenzo svela come nacque il sodalizio con Giuseppe Cruciani
David Parenzo ha rilasciato un'intervista a Tommaso Labate per il Corriere della Sera. Da anni condivide con Giuseppe Cruciani la conduzione del programma La Zanzara su Radio24. Ma come nacque la loro collaborazione? Il giornalista ha svelato di avere conosciuto Cruciani nello studio di una trasmissione di La7 e dopo una cena insieme hanno deciso di avviare questa collaborazione:
L'ho visto per la prima volta nello studio di Tetris, su La7, condotto da Luca Telese. Dopo la puntata andammo a cena, parlammo per ore tra scherzi e battute, e alla fine mi fece: “Ma perché tutte ‘ste caz*ate non vieni a dirle alla radio?”. Iniziammo così, con me che facevo i collegamenti impossibili nelle situazioni più disparate e disperate. Una volta, sull’Eurostar, la linea andava e veniva. Mi chiusi in bagno, infilai il telefonino nel water e tirai lo sciacquone in diretta. Il marchio di fabbrica dello sciacquone tirato mi accompagna ancora oggi.
Le parole di Parenzo sulla guerra a Gaza
Nel corso dell'intervista, David Parenzo ha anche parlato della guerra a Gaza. Quando gli è stato chiesto se abbia visto le foto dei bambini uccisi, il giornalista ci ha tenuto a chiarire: "Non faccio altro che guardarle. E se qualcuno pensa che per il fatto di essere ebreo quelle immagini mi facciano meno male di quanto me ne farebbero se i bambini uccisi fossero israeliani, quel qualcuno è fuori di testa". Ha aggiunto di avere visto anche le immagini dell'attacco di Hamas a Israele del 7 ottobre 2023. Avrebbe avuto modo di vedere questo documento alla presenza di altri giornalisti nell'ambasciata israeliana a Roma, con il divieto di fare riprese:
Lo sa qual è la parte del filmato che non riesco a cancellare dalla testa? Le immagini dei bambini israeliani rapiti da Hamas in un kibbutz, separati dai genitori e messi in una stanza attigua: in una stanza i genitori venivano torturati e poi uccisi, nell’altra c’erano i bambini costretti ad ascoltare tutto.