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Steven Spielberg aveva paura dei film dei Vanzina: “Evitava di uscire quando c’eravamo noi”

“In Italia mai fare uscire un film insieme a quello dei Vanzina” lo disse Steven Spielberg a Richard Fox della Warner. Il racconto di Enrico Vanzina.
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Una bella intervista del Corriere della Sera con Enrico Vanzina. Lo sceneggiatore 73enne, figlio di Steno, che in coppia con il fratello Carlo, morto nel 2018, è stato campione d'incassi, sceneggiando e producendo più di 120 pellicole, si è raccontato tra aneddoti e curiosità assolutamente inedite. Come quella riferita a Steven Spielberg che temeva di uscire in Italia quando in programmazione c'era proprio uno dei loro film: "Ci temeva. Una volta Richard Fox della Warner, con cui nel 2002 abbiamo fatto La Mandrakata, mi riferì quello che gli aveva detto Steven Spielberg: “In Italia mai fare uscire un film insieme a quello dei Vanzina”. Avrei voluto correre a genuflettermi davanti a lui". 

Le parole di Enrico Vanzina su Steven Spielberg

I film di Carlo e di Enrico Vanzina hanno incassato davvero tanto. Il produttore ha calcolato che tutto l'indotto ha un valore complessivo di circa 700 milioni di euro:

Ho calcolato che i nostri film, nel complesso, hanno fatto guadagnare sei o settecento milioni di euro, non a noi eh. Una volta Richard Fox della Warner, con cui nel 2002 abbiamo fatto La Mandrakata, mi riferì quello che gli aveva detto Steven Spielberg: “In Italia mai fare uscire un film insieme a quello dei Vanzina”. Avrei voluto correre a genuflettermi davanti a lui. Mio fratello? Ero il più alto, il maggiore, l’unica volta nella vita che ho litigato allo stadio è stato per difendere lui. Il mio dolore più grande è di non averlo potuto tenere al riparo dalla malattia e dalla sofferenza, ero convinto che me ne sarei andato prima io. Continuare da solo è difficile, però non posso mollare. Come nel menu di un ristorante c’è la specialità della casa, nel cinema dei Vanzina c’è il racconto della vita attraverso i nostri occhi, ora solo i miei. E penso: questo come l’avrebbe fatto Carlo? Come l’avrebbe girato papà? Sono sempre e comunque qui con me.

La critica dei loro film

I critici inizialmente avevano anche accolto bene i loro film, poi il successo delle pellicole hanno attirato un pregiudizio ideologico, secondo Vanzina:

All’inizio ci trattarono molto bene, poi il nostro successo ci attirò un pregiudizio ideologico. Abbiamo raccontato gli anni Ottanta come nessuno, l’epoca di Craxi, della Thatcher, di Berlusconi con le sue tv, ci accusavano di essere i loro cantori, invece prendevamo in giro un certo mondo, la Milano da bere di Yuppies e la Roma cafona di Vacanze di Natale. Adesso c’è la fase del culto esagerato, terrificante… di buono c’è che spesso ti permette di non pagare al bar.

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