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Serena Grandi e il rapporto con Carlo Alberto Biazzi: “Ci lega un amore diverso, vorrei sposarlo”

Serena Grandi e Carlo Alberto Biazzi hanno parlato del loro rapporto al settimanale Chi: “Tra noi un amore diverso, che va oltre. L’amore non è solo sesso”. L’attrice e il regista si sono conosciuti sul set, hanno scritto anche un libro insieme.
A cura di Gaia Martino
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Foto dal settimanale Chi
Foto dal settimanale Chi

Tra Serena Grandi e Carlo Alberto Biazzi è stato amore "al primo ciak". L'attrice e il regista si sono conosciuti sul set e ora si ritrovano a parlare del loro primo libro scritto insieme, L'uomo venuto dal Po. Lui 38 anni, lei 64: tra loro si è instaurato un rapporto magico, "Un rapporto d'amore che va oltre, è un amore diverso, anche più forte". Al settimanale Chi hanno parlato del loro rapporto e dei loro progetti futuri.

Il rapporto tra Serena Grandi e Carlo Alberto Biazzi

Serena Grandi al settimanale diretto da Alfonso Signorini ha parlato dell'amore che la lega a Carlo Alberto Biazzi. Insieme hanno raccontato del rapporto che li unisce e che li ha portati anche a collaborare insieme: "Non sono sola, c'è Carlo Alberto, lui non è soltanto un amico, è un confidente, un complice. Se non ci sentiamo, io dopo un giorno mi preoccupo. Abbiamo passato l'estate insieme, sotto l'aria condizionata, abbiamo lavorato di brutto, abbiamo scritto". Si sono conosciuti sul set, quando lui l'ha scelta per interpretare la protagonista di "Al di là del mare": "Quando ho scritto la sceneggiatura di Al di là del mare ho pensato a lei, l'avevo vista nei film di Pupi Avati ed ero stato rapito dai personaggi che interpretava, per il mio film si sarebbe dovuta imbruttire, invecchiare. E letta la sceneggiatura, mi ha detto subito sì", le parole di lui.

"Con Alberto c'è entusiasmo, è la prima volta che mi succede una cosa così, lui mi completa. È meglio un amico di un amore se c'è questa alchimia" ha continuato lei. Il regista ha raccontato di aver avuto un migliore amico che aveva 82 anni, "Per me l'età è insignificante, io e Serena ci siamo visti per parlare del film e ci siamo presi subito, anche con battute, cose stupidine. Poi abbiamo capito di avere molte cose in comune, fra cui la scrittura. Ed è arrivato il libro, un libro ambientato durante la guerra". L'amore e l'emozione di stare insieme, stando alle loro parole, è molto forte: "L'amore non è solo sesso, l'amore inteso come solo sesso non ha nulla a che fare con l'amore" ha aggiunto lui.

Foto dal settimanale Chi
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"Gli ho chiesto di sposarmi"

Serena Grandi ha raccontato di aver pensato anche di volerlo sposare, "Io gli ho pure detto "Perché non ci sposiamo?". Lui mi ha risposto "Non dire cretinate". E io allora gli ricordo di quel film di Madonna, Sai che c'è di nuovo?", le parole a Chi. Carlo Alberto Biazzi ha raccontato di essere sempre stato contrario al matrimonio. "Passare un pezzo di vita con lui non mi dispiacerebbe, vedo in un futuro un amore diverso da tutti quelli che ho avuto, vedo lontano. E poi lui è affascinante, io ho sempre avuto uomo bruttacchiotti. Non ho mai pensato al sesso con lui però è bellissimo" ha aggiunto l'attrice felice di avere oggi "un angelo terreno nella mia vita, dopo i problemi di salute avuti". Non ha mai pensato che lui potesse avere doppi fini con lei, che potesse sfruttare il suo nome:

Io sono un'attrice popolare, lui un giovane regista. Non ho mai pensato che potesse sfruttare il mio nome. Non abbiamo bisogno di essere rappresentati l'uno dall'altra, se mi va prendo la macchina, ci troviamo al bar, ci raccontiamo. Riusciamo a capirci.

Il libro scritto insieme

Insieme hanno scritto "L'uomo venuto dal Po", un giallo che racconta una vicenda misteriosa che si snoda negli anni della Seconda guerra mondiale. Serena Grandi ha raccontato: "Ho avuto un padre partigiano, per tutta la vita mi ha raccontato di quegli anni. Io e lui avevamo un rapporto molto forte, i miei romanzi sono dedicati a lui che non c'è più ma ho le ceneri a casa, spesso le ho sotto gli occhi e ci parlo. Quando Carlo Alberto mi ha raccontato quello che voleva scrivere sono impazzita". Un lavoro di squadra il loro, "Lei legge le sceneggiature e io lo scrivo, ci sono questi due punti di vista, quello del narratore e quello dell'interprete. C'è una sorta di equilibrio del risultato". Sui progetti futuri hanno concluso: "Faremo L'amante del federale, abbiamo già i protagonisti, guardiamo le location".

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