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Massimiliano Caiazzo: “Fare il buono in Mare Fuori è stato difficile, avevo un pregiudizio su Carmine”

Massimiliano Caiazzo è uno dei protagonisti più amati di Mare Fuori, la serie dei record di quest’ultimo anno. L’attore campano, 26 anni, ha raccontato di essersi avvicinato alla recitazione spinto da una forte passione, parlando poi del successo che gli ha regalato il personaggio di Carmine Di Salvo e non solo.
A cura di Ilaria Costabile
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Tra i giovani e promettenti attori del piccolo schermo e non solo, c'è senza dubbio Massimiliano Caiazzo. Protagonista di Mare Fuori nel ruolo di Carmine Di Salvo, è riuscito a conquistare il pubblico con la sua interpretazione intensa e figlia di un desiderio fortissimo: quello di fare della recitazione il suo lavoro. Ci è riuscito, come racconta al Corriere della Sera, ma non senza qualche difficoltà: "Non è un percorso canonico, ma mi sono imposto. I miei non mi hanno ostacolato troppo ma in loro c’era una giusta dose di paura, anche perché non se lo aspettavano". 

Il boom inaspettato di Mare Fuori

Il successo di Mare Fuori è stato dirompente e questo ha consentito agli attori che hanno preso parte alla serie di costruirsi, stagione dopo stagione, un pubblico di fedelissimi: "La cosa bella è stata vedere che il pubblico, attraverso lui, si è affezionato a me e mi segue anche negli altri miei progetti. Questo ha fatto scemare la piccola paura che ogni tanto bussa quando sei dentro progetti di così grande successo, di finirne un po’ incastrato". 

Un ruolo importante quello di Carmine Di Salvo, del quale in effetti sarebbe stato difficile liberarsi: "Per me fare “il buono” era la vera difficoltà. Partivo da un giudizio sul personaggio che un po’ mi bloccava: se sono buono questa cosa non la devo fare così, pensavo, frenavo i miei impulsi. Ma la vera chiave è stata provare a raccontare perché lui diventa buono agli occhi degli altri". Dopodiché sono arrivati nuovi progetti come  il film"Piano piano" o la serie "Uonderbois" che arriverà su Disney +.

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La passione per la recitazione e i sogni futuri

La sua passione per la recitazione, però, è nata in maniera inconsapevole: "Da piccolo, pur non sapendo che esistesse un mestiere come quello dell’attore, mi piaceva replicare quello facevano i personaggi nei film. Non sono mai arrivato a dire: “Da grande voglio recitare". Quando è arrivato alla consapevolezza di volerlo fare davvero, Massimiliano Caiazzo non volle parlarne con nessuno e, anzi, si iscrisse ad un corso di recitazione:

La tenevo per me, sia con gli amici che a casa. C’era la paura di un giudizio negativo che avrebbe causato un disincanto. Per me era una cosa così preziosa anche solo da immaginare… la volevo proteggere. Al quarto anno di liceo, Gianfelice Imparato fece un corso di recitazione nella mia città, Castellammare di Stabia». Lì, l’illuminazione: «Mi rendevo conto che ci mettevo impegno, studiavo tanto e senza imposizioni, quando farlo per certe interrogazioni mi costava una fatica enorme

Gianfelice Imparato fu il primo ad incoraggiarlo davvero: "Mi disse: “Devi andare a Roma”. Poi aggiunse: “Non ti dirò mai di fare questo mestiere ma ti dico che hai tutto per farlo". E in effetti da quel momento di strada ne ha fatta, arrivando anche a vivere quello lui stesso ha definito un vero e proprio sogno: "Recitare con Lello Arena, che con Troisi è uno dei miti della mia infanzia, è stato incredibile. Il primo giorno di set ho chiamato mio papà dicendogli che era stato il più bello della mia vita". Ha solamente 26 anni, ma Massimiliano Caiazzo non ha paura di farsi trascinare in nuove avventure sia sul lavoro che nel privato:

Sul set di “Mare Fuori” ho chiesto qualche volta di poter girare delle scene, ho molta curiosità. Ma quelli sono più degli obiettivi. Il sogno è trovare una mia serenità e anche crearmi una famiglia, mi sento pronto.

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