Mario Adinolfi: “Peso 200 kg, l’Isola dei famosi mi preoccupa ma voglio dimostrare che si può fare l’impossibile”

Mario Adinolfi è tra i nomi più sorprendenti del cast dell'Isola dei famosi 2025. Quando è stato annunciato dai profili ufficiali del programma di Canale5 in molti hanno pensato che si trattasse di uno scherzo. Il giornalista e fondatore del partito Il Popolo della Famiglia ha spiegato in un'intervista cosa lo ha spinto a fare un'esperienza estrema come quella del reality condotto da Veronica Gentili. Adinolfi non intende portare un messaggio in TV, ma ritiene di essere lui stesso il messaggio: "Voglio dire a tante persone che magari stanno attraversando momenti difficili, che si può fare. Penso, per esempio, a una ragazza come me, magari isolata in una classe di liceo a 15 anni, derisa e discriminata. A lei voglio dire: guardami, si può fare”. Il naufrago ha fatto una scelta: "Negli anni che mi restano da vivere cerco di affrontare esperienze che non ho mai fatto”.
Perché Mario Adinolfi partecipa all'Isola dei famosi 2025
Mario Adinolfi è tra i naufraghi dell'Isola dei famosi 2025. In un'intervista rilasciata a Il Giornale, ha spiegato perché ha deciso di partecipare a un reality così estremo. Oltre alla volontà di fare nuove esperienze e di dimostrare che tutti con impegno possono farcela, c'è anche una motivazione legata alla sua fede: "Se non vedi Dio lì, non lo puoi vedere da nessuna parte. Lì ogni orpello è tolto: sei tu, la natura, una piccola comunità che deve tirare avanti e penso che senza Dio sia molto difficile farlo”.
La preoccupazione per la sua salute
Silvia Pardolesi, moglie di Mario Adinolfi, è tra coloro che hanno pensato che la notizia della partecipazione del giornalista all'Isola dei famosi fosse solo uno scherzo. Una volta metabolizzata la cosa, però, è diventata la sua più grande fan. Tuttavia, non manca un velo di preoccupazione per la salute di Adinolfi:
Per me è una prova difficile. Di mezzo c’è la mia specificità: non si è mai vista una persona che pesa 200 kg partecipare a una condizione estrema di sopravvivenza. È complesso anche perché molti dei miei compagni d’avventura sono giovani nel pieno della forma fisica. Tutto questo preoccupa anche me, ma proprio perché sembra impossibile, ho deciso di farlo per dimostrare che si può rendere possibile anche l’impossibile. Sono grato al Signore, perché mi ha dato la possibilità di vedere realizzate molte delle "lotte impossibili" che ho affrontato nella mia vita.