Iacchetti denunciato per antisemitismo, a Fanpage risponde: “Denuncerò Israele per sterminio dei palestinesi”

"La cosa più falsa che potevano scrivere". Enzo Iacchetti, contattato da Fanpage.it, rompe il silenzio sulla denuncia per istigazione all'odio razziale presentata dall'Unione delle Comunità ebraiche italiane. E lo fa con la stessa forza che lo ha reso protagonista, negli ultimi mesi, del dibattito sul conflitto israelo-palestinese. Nessun passo indietro, nessuna ritrattazione. Anzi, il rilancio è durissimo.
"Da un antifascista, un antinazista, da uno che fino a ieri sera ha guardato il processo di Norimberga ai generali nazisti per tutte le porcate che hanno fatto nell'Olocausto, insomma, denunciarmi per odio razziale…non mi sembra che ci sia un giudice adatto per mettermi in carcere, non credo", ci dice l'attore al telefono, poche ore dopo la notizia della denuncia.
Perché Iacchetti è stato denunciato
L'Ucei accusa Iacchetti di aver pronunciato, durante una puntata di È sempre Cartabianca andata in onda a novembre, frasi dal "chiaro contenuto antisemita": "Il sionismo controlla tutto il mondo, controlla l'America, controlla le banche… le banche svizzere sono controllate dai sionisti ebrei, il denaro è lì". Tesi, secondo l'Ucei, "del tutto simili a quelle con cui lo stesso Hitler preparò il terreno e poi consolidò il potere del Terzo Reich in Germania". Ma Iacchetti risponde citando Dostoevskij: "Dice che arriverà un tempo in cui le persone intelligenti non potranno più fare una riflessione per non offendere gli imbecilli. Questa è una frase che in pratica risponde alle loro diffamazioni. Provassero a querelare o a denunciare Dostoevskij".
"A questo punto io denuncio Israele"
L'attore si dice convinto che la denuncia fosse "prevedibile": "Me l'aspettavo che facessero qualcosa perché ce l'hanno con me, non ce l'hanno con tutti i milioni di persone che hanno protestato. Ce l'hanno con me, non ce l'hanno con nessun altro e nonostante in televisione tutte le sere c'è gente che addirittura infierisce ancor più forte di me". Il riferimento è chiaro: Iacchetti è diventato un simbolo. Lo scontro con Eyal Mizrahi, presidente della Federazione Amici di Israele, quando saltò letteralmente giù dalla sedia urlando "Cos'hai detto stronzo? Vengo giù e ti prendo a pugni", ha fatto il giro d'Italia. Ma la denuncia, sottolinea l'Ucei, riguarda anche e soprattutto le affermazioni successive, quelle sul "controllo sionista" del mondo.
"Ho sempre detto che il sionismo non c'entra niente con l'ebraismo, quindi questi amici ebraici probabilmente sono anche sionisti, visto che non hanno capito la differenza", rilancia Iacchetti. "Se si sentono offesi, vuol dire che non hanno chiuso gli occhi su tutto quello che è successo in Palestina e che sta succedendo ancora nonostante la tregua". E poi arriva la dichiarazione più forte, quella che inevitabilmente farà discutere: "A questo punto io prevedo di denunciare il governo di Israele per terrorismo e per sterminio dei palestinesi. Se devo fare una cosa eclatante farò questo, perché chiunque, qualsiasi cittadino può denunciare chiunque".
"Nessuna solidarietà dalla politica, solo Bianca mi ha chiamato"
Nessuna solidarietà, per ora, dal mondo dello spettacolo o della politica. "Per ora non m'ha chiamato nessuno, ma non è questo il problema", dice l'attore. "Sono sempre stato da solo in tutte le cose che ho fatto nella mia vita, per cui non mi aspetto l'aiuto di nessuno". C'è stata solo Bianca Berlinguer al suo fianco: "Mi ha chiamato subito". Enzo Iacchetti assicura: "Continuerò senza paura a fare i miei post perché la paura non c'è. Sono quello che ha detto le cose che tutti gli italiani vorrebbero dire. Quando andrò in tribunale mi difenderò. Non ho nessuna paura, anzi ho provato di peggio".