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Francesca Cesarini: “Vincere Italia’s Got Talent è solo l’inizio, ho sempre messo il 200% in tutto”

La pole dancer ha vinto la prima edizione di Italia’s Got Talent targata Disney+ e ha dimostrato che anche con la sua disabilità non esistono limiti. A Fanpage.it, accompagnata dalla sua coach Iliana Ciccarello, racconta tutto il viaggio che l’ha portata a una vittoria storica.
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Francesca Cesarini ha 16 anni e in questo momento è probabilmente la pole dancer più famosa d'Italia. Ha vinto la prima edizione di Italia's Got Talent targata Disney+ e lo ha fatto conquistando e convincendo i giudici per le sue doti incredibili. È nata con l'agenesia degli arti, vive la sua vita senza mani e senza la gamba destra ma questo non le ha impedito di salire sul tetto del mondo (è stata campionessa mondiale di pole dance nel 2021). A Fanpage.it, Francesca e la sua coach Iliana Ciccarello (Associazione culturale Compagnia Colonna Firenze) raccontano tutto il loro viaggio, dai sacrifici alla determinazione che le ha portate a un successo storico.

Francesca, con la vittoria a Italia's Got Talent hai realizzato qualcosa di straordinario. Quali sono le sensazioni, a una settimana di distanza?

Mi sento bene. Diciamo che dentro di me, sì, mi dico che ho vinto Italia’s Got Talent ma continuo a essere la stessa di sempre. Sono felice di aver vinto quello è sicuro, ma non ho tempo di fermarmi. Continuo sempre con gli allenamenti.

La performance finale ispirata alla Nike di Samotracia è stata emozionante. Iliana Ciccarello, coach e coreografa di Francesca, come ci siete arrivati a questo tipo di proposta? 

I: Lavoro da sempre nel mondo della pole e ho trovato un sistema originale di approcciare questo mondo sportivo combinandolo con i miei studi nel campo artistico. Faccio sempre dei paralleli con le opere d’arte e uso i corpi delle mie performer, compreso quella della mia Francesca, per creare riproduzioni di quadri o statue famose nel mondo dell’arte. Francesca ha questo tipo di fisicità e quello che mi ispira quando la guardo è uno spirito combattivo. La Nike di Samotracia non ha le braccia ma ha delle ali e ho sempre pensato che fosse perfetto per lei.

Francesca, qual è stato il momento più difficile durante il tuo percorso, se c'è stato? 

La cosa più difficile è stata preparare la semifinale e la finale di Italia’s Got Talent nello stesso momento. La necessità di preparare le due coreografie insieme si è data dal fatto che non sapevamo se saremmo arrivati fino in fondo e non c'era abbastanza tempo. È stato molto impegnativo.

Hai vinto i campionati italiani di parapole e hai vinto un mondiale nel 2021. Come ci si prepara per raggiungere questo tipo di eccellenza? 

F: Ci vediamo tutti i giorni, ci alleniamo ad alta intensità e valutiamo sempre gli elementi vincenti e quelli più deboli. Ci confrontiamo su tutto.

I: Con Francesca si deve fare un lavoro del tutto personale. La pole dance è fatta tutta di leve sul corpo e va studiata una didattica che non esiste al mondo perché lei è l’unica pole dancer che ha questo tipo di disabilità. Lo studio didattico sul suo corpo non ha precedenti. È tutto da costruire. Quindi si sperimenta finché non si trova il sistema di farle fare le cose che il suo corpo riesce a fare. Direi che fino ad ora, grossi limiti non ne abbiamo visti. Francesca fa grossi sacrifici per venire da me, viene tre volte a settimana da casa sua a Firenze, fa tre ore di strada. Se c’è la madre, l’accompagna la madre. Altrimenti prende il treno e viene da me. Lei mette del suo, io metto del mio e siamo una squadra vincente perché entrambe vogliamo arrivare all’obiettivo.

Quali sono gli impegni futuri? 

La prossima settimana parteciperò come ospite a Madrid, alla Pole Arnold Spain. Avrei dovuto fare anche i Mondiali ma ho rinunciato perché in quella data non potevo andarci.

Coach Iliana, come vede il futuro di Francesca?

Il suo futuro credo che sarà al di là di tutte le cose che ci stanno arrivando, come proposte di lavoro intendo, dato che la sua visibilità è alta ora. Il suo obiettivo è portare un messaggio nel mondo. A lei, a suo padre e sua madre, a me non interessa la notorietà. Francesca vuole essere un esempio positivo per tutto lo scenario.

Ecco, essere un esempio positivo. Arrivati a questo punto, e lo domando a entrambe, come si gestisce la pressione? Come si gestiscono le aspettative dopo una vittoria di questo tipo?

F: Non cambia niente perché ho sempre messo il 200% in tutte le cose che faccio.

I: Lei deve continuare a stare coi piedi per terra ma io non farò fatica su questo, lei è di natura così. È il frutto di un’educazione che ha ricevuto dai genitori che fa sì che possa essere anche una buona atleta. Ho visto tante atlete bellissime, ma coi genitori sbagliati le atlete non funzionano. Quello che può cambiare, quindi nel nostro caso, è solo riguardo al fatto che dovremo cominciare ad abituarci a viaggiare un po’ di più, solo questo.

Francesca, hai un pensiero felice da condividere?

Posso consigliare quello che ho già avuto modo di dire nel corso di Italia's Got Talent. Non bisogna mai arrendersi nella vita perché è una corsa ad ostacoli uguale per tutti. Ci saranno sempre dei problemi, ci sarà sempre qualcuno che proverà a metterti i bastoni tra le ruote, a buttarti giù. Quello che c'è da fare è continuare a vivere, senza mai fermarsi.

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