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Masterchef Italia

Eleonora Riso, vincitrice di MasterChef 13: “Snob? È solo timidezza. Con Niccolò, rapporto indescrivibile”

Eleonora Riso, 27 anni, livornese è la nuova MasterChef italiana. Intervistata da Fanpage.it ha raccontato di passare spesso per una persona snob, il suo essere fuori dagli schemi, la vittoria ma anche le sconfitte. Dalle difficoltà con l’università fino al rapporto “indescrivibile” con Niccolò Califano.
A cura di Eleonora Di Nonno
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"Tu prova ad avere un mondo nel cuore e non riesci a esprimerlo con le parole", la frase del brano Un matto di Fabrizio de Andrè è perfetta per descrivere Eleonora Riso, 27 anni, livornese, vincitrice di MasterChef 13. Lei, però, un modo per esprimere sé stessa l’ha trovato: "cucinare" le sue paure e mostrare la sua "Pelle Ribelle" (nome di uno dei piatti portati in finale, ndr). Dall’altro capo del telefono, racconta a Fanpage.it la vittoria ma anche le sconfitte, dall’ansia per l’Università fino al sogno di aprire un ristorante immerso nella natura. La nuova MasterChef 13 confessa: "Volevo fare la diva, la diva di vita".

Hai vinto MasterChef 13. Al di là dello show culinario, ti è mai capitato di perdere nella vita? 

Non rimpiango niente, nemmeno gli errori. Tutte le cadute mi sono servite a costruire il mio carattere. Perdendo si vince sempre.

Con la vittoria a MasterChef è arrivata la visibilità e con la notorietà anche i commenti negativi degli haters, alcuni scrivevano "Fatti curare" oppure "È odiosa"

I primi commenti negativi che mi sono arrivati dopo l’audizione in realtà mi hanno fatta sorridere. Mi sembrava assurdo che qualcuno potesse dire tutte quelle cattiverie dopo aver visto così poco di me. Mi hanno fatta più arrabbiare le critiche contro Michela. In generale, però, soffro quando le persone mi dicono che sono finta perché non lo sono affatto.

A proposito di percezione, anche Chef Cannavacciuolo all’inizio non aveva colto il tuo talento per via del tuo modo di fare. Ti è mai capitato di essere sottovalutata per via del carattere?

Costantemente, ma ancora di più mi capita di venire scambiata per una snob. Sono molto silenziosa, tendo a schivare il contatto e a evitare la conversazione ma è tutta timidezza.

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Durante il programma lo hai proprio detto: "Se potessi starei sempre con le cuffie ma non posso perché devo parlare con le persone"

Nell’intimità e nel profondo mi piace parlare con la gente. Mi piace un po’ meno la socialità e le chiacchiere mi mettono in difficoltà, non so mai bene cosa dire. Questa cosa dovrà cambiare.

Con Niccolò Califano, per esempio, parlavi molto… Come stanno le cose tra voi due?

Il nostro rapporto è indescrivibile. Un rapporto assurdo tra due persone assurde.

L’ultima volta che lo abbiamo intervistato ha svelato che voleva fare il fruttivendolo, anche tu vuoi dirci qualcosa che non hai mai detto a nessuno?

Volevo fare la diva. La diva di vita.

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Molti si sono identificati in te, che sei una persona fuori dagli schemi.

Mi ha fatto molto piacere riuscire ad arrivare emotivamente agli spettatori e aver rappresentato chi come me ha una "pelle ribelle". Io non voglio scendere a compromessi con le regole, non mi interessa niente di come appaio.

MasterChef, Ratatouille, The Bear. In tv il cibo è spesso una metafora per altro. Cosa volevi raccontare tu?

Volevo mostrare a tutti che lo spirito di improvvisazione e l’azzardo ripagano, lo hanno detto anche i giudici.

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Alcuni concorrenti si sono dovuti sottoporre a uno StressTest. Quale è per te uno StressTest nella vita reale? Come ti rilassi?

L’Università è stato un capitolo molto stressante nella mia vita, non sono riuscita a portarla a termine e mi è rimasto il trauma dello studio. Per calmarmi faccio passeggiate o mi siedo a prendere un caffè con un amico. Vedere le persone passare mi tranquillizza. Mi rilasso soprattuto nella natura.

Tu abiti in una casa in mezzo al bosco. Vorresti aprire lì il tuo ristorante?

Mi piacerebbe acquistare dei terreni e una casa ma non per farci un ristorante. Penso più a un luogo dove si coltiva, si alleva, si mangia e si sta insieme. Che è un po’ quello che mi è capitato andando a vivere in campagna.

MasterChef mette in competizione gli uni contro gli altri. Con chi ti piacerebbe lavorare? Con chi, invece, non lavoreresti mai?

A me piacerebbe lavorare con Michela Morelli, Antonio Mazzola e Sara Bellinzona. Li stimo tantissimo sia a livello culinario che per la loro determinazione. Non mi piacerebbe lavorare con Settimino Difonzo, mi manderebbe troppo nel pallone (ride, ndr).

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