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Alessandro Cattelan al posto di Fabio Fazio: “Non mi sento pronto a prendere la domenica sera”

Ospite al Festival della Tv di Dogliani, il conduttore ha fatto sapere di non sentirsi ancora pronto a raccogliere la pesante eredità di Fabio Fazio: “Sono abbastanza nuovo in Rai, sto prendendo le misure”.
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Il destino di Alessandro Cattelan è quello di prendersi altro spazio in Rai. Ma una cosa alla volta e con calma. Il conduttore è intervenuto nel corso dell'ultimo Festival della Tv di Dogliani e ancora una volta ha dribblato tutte le domande circa la pesante eredità di Fabio Fazio da raccogliere: "Facciamo due programmi seduti dietro una scrivania… ma abbiamo due stili enormemente diversi". E su un programma da condurre di domenica sera, proprio al suo posto, frena: "È un bello spazio ma non credo sia il momento giusto per farlo per me".

Le parole di Alessandro Cattelan

Le parole di Alessandro Cattelan arrivano nel corso del Festival più importante di linguaggi televisivi e nuovi media e arrivano con un tempismo abbastanza centrato. Manca poco alla presentazione dei prossimi palinsesti, quindi c'è tutta l'esigenza da parte del pubblico e dei giornalisti di capire cosa ne sarà della stagione che verrà. Cattelan, però, frena e quando gli parlano di Fabio Fazio dice:

Ha fatto un’ottima cosa, ha creato un appuntamento fisso: è una mia ambizione. Ancora non ci sono riuscito. Non mi ha pesato essere messo spesso in contrapposizione a lui: facciamo due programmi seduti dietro una scrivania… ma abbiamo due stili enormemente diversi.

"Uno show di domenica sera? È presto"

E se ad Alessandro Cattelan gli offrissero il prestigioso spazio che Fabio Fazio ha lasciato vacante? Quello domenica sera? La risposta del conduttore di "Stasera c'è Cattelan" è chiara: "È un bello spazio ma non credo sia il momento giusto per farlo per me. A me piace dove sto e spero di andare avanti a fare quello che sto facendo. Sono abbastanza nuovo in Rai, sto prendendo le misure. Da pseudo giovane, ingenuo, mi spiace che l’intrattenimento debba sottostare a queste dinamiche. Mi pare di capire però che, in Rai, sia normale". 

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