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Fausto Brizzi e Silvia Salis sono diventati genitori: è nato Eugenio

Fausto Brizzi e Silvia Salis hanno dato il benvenuto al loro primo figlio insieme, Eugenio Salis. Il bebè ha il cognome materno: “Così capirà fin da bambino che nella sua famiglia vige la parità assoluta non penserà mai che le donne siano una sua proprietà”.
A cura di Gaia Martino
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Fausto Brizzi e Silvia Salis sono diventati genitori. Con un post su Instagram l'ex martellista e dirigente sportiva, oggi Vicepresidente del Coni, ha reso pubblica la prima foto di famiglia con Eugenio, il loro primo figlio insieme. Per il regista si tratta del secondo essendo già papà di Penelope Nina, nata dal matrimonio con Claudia Zanella.

L'annuncio della nascita di Eugenio Salis

"Sopra ogni cosa" ha scritto Silvia Salis su Instagram a corredo della prima foto di famiglia scattata dopo aver partorito. La dirigente sportiva e il regista hanno dato il benvenuto al loro primo figlio insieme, chiamato come il padre di lei, Eugenio. Il cognome è quello materno: una decisione presa di comune accordo dai neo genitori, come raccontato in un'intervista al Fatto Quotidiano.

Tra i commenti al post tantissimi Vip come Federica Pellegrini, anche lei in dolce attesa, che ha scritto "Congratulazioni", poi Licia Nunez: "Spettacolo, un abbraccio forte". E ancora Nicolas Vaporidis: "Augurissimi ragazzi, siete stupendi".

Il bimbo ha il cognome della mamma: "Così capisce che in famiglia vige la parità"

La coppia, che si è sposata a novembre nel 2020 in Campidoglio e nel 2021 alle Maldive, nelle ultime ore ha dato il benvenuto ad Eugenio, il primo figlio insieme, che ha preso il cognome della mamma. La decisione è stata presa da Fausto Brizzi e Silvia Salis, come spiegato in un'intervista al Fatto Quotidiano, che hanno spiegato di aver escluso il cognome paterno per contribuire ad un cambiamento culturale:

Abbiamo sentito che era il momento di farlo perché viviamo in un paese dove ogni giorno le cronache ci raccontano di uomini che continuano a credere le donne e i figli una loro "proprietà" disponendone a loro piacimento. La pena è necessaria in questi casi, ma è di un cambiamento culturale che abbiamo bisogno. Un maschio che capisce fin da bambino che nella sua famiglia vige la parità assoluta, non diventerà uno degli uomini di cui sopra.

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