Margherita Vicario ai David: “I nostri politici investano nell’arte e meno nelle armi”, poi la battuta sul femminismo

All'indomani della cerimonia di premiazione dei David di Donatello 2025, condotta quest'anno da Mika ed Elena Sofia Ricci, è innegabile che la presenza delle donne candidate nelle varie categorie sia stata particolarmente significativa e – a giudicare dai premi effettivamente assegnati – anche fruttifera. Oltre a Maura Del Pero, che grazie al suo Vermiglio è diventata la prima donna a vincere il David alla Miglior Regia, una menzione speciale va a Margherita Vicario, che sul palco del Teatro 5 di Cinecittà ha ritirato tre riconoscimenti e dedicato i suoi discorsi a temi caldi, dal femminismo alla guerra, senza mai cadere nella retorica.
Le parole di Margherita Vicario ai David di Donatello 2025
La cantautrice, attrice e regista, con Gloria! si è portata a casa ben tre premi: il David al Miglior film d'esordio, quello alla Miglior canzone originale (Aria!) e quello al Miglior compositore. Dopo aver dedicato il primo pensiero ai ringraziamenti, dai produttori, ai familiari ai compagni d'avventura, Vicario ha rivolto il suo sguardo agli orrori della guerra: "Un'altra grande speranza è che i nostri rappresentanti politici investano un sacco di miliardi in arte, cultura, educazione, sanità e un pochino meno nelle armi. Così, a dirla così", le parole.
Successivamente, è tornata sul palco per ritirare i due premi musicali, commentando il primato femminile con il sorriso sulle labbra: "Il premio del Miglior compositore viene assegnato dal 1975, l'ho letto su Wikipedia. Da allora, solo pochissime donne l'hanno vinto. Non fatene una questione ideologica ma statistica e così stiamo tutti più sereni", ha concluso.
Chi è Margherita Vicario
Nata a Roma il 13 febbraio 1988, è la figlia del regista Francesco Vicario e la nipote dell’attore e regista Marco Vicario e dell’attrice Rossana Podestà. Prima di approdare sui set, ha conseguito una laurea alla Link Campus University in Performing Arts. Al cinema, è stata diretta da registi del calibro di Fausto Brizzi in Pazze di me, Antonio Manzini in Cristian e Palletta contro tutti e Woody Allen in To Rome with Love. In televisione invece è diretta da Lamberto Bava, Michele Soavi e Riccardo Donna ne I Cesaroni, in cui ha interpretato la piccola Nina.