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Ivan Cottini: “Non so come sarà il mio futuro quando smetterò di ballare, lotto contro il tempo”

Ivan Cottini è stato ospite nel salotto di Silvia Toffanin. Il ballerino, affetto da sclerosi multipla, ha raccontato la sua storia, parlando dell’importanza della danza e dell’amore per sua figlia Viola.
A cura di Ilaria Costabile
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Nel salotto di Silvia Toffanin, nella puntata di domenica 15 gennaio, è stato ospite Ivan Cottini. Il ballerino, affetto da sclerosi multipla, che per la prima volta ha ballato nello studio di Amici, ha raccontato alla conduttrice il suo percorso attraverso la malattia, parlando di sua figlia Viola e della forza che la nascita della bambina è riuscita a dargli in questi anni.

La scoperta della malattia

Aveva 27 anni quando Ivan Cottini ha scoperto di essere affetto da sclerosi multipla, trovandosi a dover cambiare per sempre la sua vita. Una doccia fredda, che è arrivata all'improvviso e sotto la quale, dopo un momento di sbandamento, è stato necessario riattivarsi per non farsi sopraffare:

Una persona che viveva come un fantasma, con il paraocchi, è arrivata la malattia mi ha messo seduto mi sono resa conto che tante cose che cercavo, di cui non avevo bisogno. Quella mattina ero stanco, non riuscivo ad alzarmi, mi ero anche fatto pipì addosso, nel giro di poche settimane ho avuto la diagnosi di sclerosi multipla, il primo anno avevo smesso di vivere, guardavo il mondo che mi passava davanti, a 28 anni ho pensato di non voler passare la vita da malato, e mi sono rimesso in gioco.

L'arrivo dell'amore e la nascita di Viola

Da quel momento, quindi, Ivan prende consapevolezza del fatto di poter vivere una vita diversa da come l'aveva immaginata, ma in grado di regalargli delle emozioni inaspettate, come quella che ha provato nell'incontrare la donna che è diventata la madre di sua figlia:

Ho conosciuto la madre di mia figlia sui social e poi in ospedale, tutto l’iter della nostra conoscenza, il fidanzamento, la prima volta che abbiamo fatto l’amore, è stato tutto in ospedale perché io sono stato ricoverato per un lungo periodo, sono stato molto male.

L'amore tra loro era talmente forte che, ben presto, hanno pensato di voler fare quella che molti hanno etichettato come follia, ovvero diventare genitori:

Abbiamo poi deciso di avere un figlio, volevo diventare padre, ma per un periodo piuttosto lungo ho sospeso i farmaci che rallentavano la malattia perché non riuscivo ad adempiere le mie funzioni coniugali. Sono stato criticato dall’opinione pubblica, ma da quando lei è nata io sono guarita dalla mia malattia.

Le difficoltà dopo Sanremo 2020

Un periodo particolarmente difficile per Ivan è stato quello che ha seguito il Festival di Sanremo 2020, dove si è esibito ballando in una coreografia che ha tenuto incollati allo schermo i telespettatori. Quei giorni, però, hanno decretato la fine della storia d'amore con la madre di sua figlia, un momento terribile per Cottini cha ha dovuto anche affrontare la reclusione dovuta alla pandemia:

Nei mesi del Covid, dopo Sanremo, noi malati siamo rimasti per 7 mesi parcheggiati a casa, senza assistenza medica, fisioterapia, la malattia, la spasticità era aumentata tantissimo. Ma io per mia figlia mi sono rimesso in gioco, vorrei provare a fare il mio ultimo grande ballo, e vorrei farlo dove tutto è iniziato ad Amici.

Ivan Cottini e Bianca Maria Berardi a Sanremo 2020
Ivan Cottini e Bianca Maria Berardi a Sanremo 2020

Il ruolo della danza nella vita di Ivan Cottini

La danza è stata per Ivan, da quando si è cimentato per la prima volta in questo mondo per lui completamente nuovo, l'inizio di una nuova vita e la garanzia di un benessere fisico e mentale che mai avrebbe pensato di raggiungere. Ancora oggi il suo desiderio è quello di ballare quanto più possibile, ma se c'è una cosa che la malattia ha saputo insegnargli è il non arrendersi:

Attraverso la danza ho capito due cose fondamentali: uno che riesco a prendere a calci la malattia, due mi fa stare bene mentalmente. La malattia va avanti, è una consapevolezza che mi rende forte, io lotto contro il tempo e il tempo non si può fermare, tutto ciò che posso fare oggi di certo non lo rimando a domani. La vita è una, bisogna godersela, ma soprattutto di fermarsi, non ci accorgiamo di quanto c'è di bello attorno. Non so come sarà il mio futuro quando smetterò di ballare, ma l'importante è sapersi reinventare.

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