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Festival di Sanremo 2023

Giorgia a Sanremo 2023: spoilerato il testo del brano Parole dette male, cosa succede adesso

Discoteca Laziale ha spoilerato il testo del brano (Parole dette male) che Giorgia porterà in gara al Festival di Sanremo 2023. La cantante non dovrebbe rischiare la squalifica dal momento che non si tratta di un suo errore.
A cura di Elisabetta Murina
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Discoteca Laziale ha spoilerato il testo del brano che Giorgia porterà in gara al Festival di Sanremo 2023. Il noto negozio e distributore di musica di Roma, sul suo sito, ha pubblicato l'intero brano dal titolo Parole dette male, con cui la cantante tornerà in gara sul palco dell'Ariston.

Giorgia rischia la squalifica a Sanremo 2023?

Dopo i casi Fedez e Morandi dello scorso anno non dovrebbe profilarsi alcuna squalifica per la cantante, anche perché l'errore è stato commesso da terzi e non dal suo entourage. Proprio oggi, 13 gennaio, è stata annunciata l'uscita del suo nuovo album "Blu" (nel quale sarà incluso anche Parole dette male) e questo potrebbe aver generato l'errore e una fuga di notizie. Solitamente, i testi degli artisti in gara vengono resi noti alla fine di gennaio, quindi a ridosso dell'inizio del Festival, e a farlo è il settimanale Tv Sorrisi e Canzoni con un spazio appositamente dedicato. Ma cosa dice il regolamento del festival? Nella parte riferita alle canzoni recita:

È considerata nuova, ai sensi e per gli effetti del presente Regolamento, la canzone che, nell’insieme della sua composizione o nella sola parte musicale o nel solo testo letterario (fatte salve per quest’ultimo eventuali iniziative editoriali debitamente autorizzate) non sia già stata fruita, anche se a scopo gratuito, da un pubblico presente o lontano, o eseguita o interpretata in tutto o in parte dal vivo ovvero in versione registrata alla presenza di pubblico presente o lontano.

I precedenti casi di spoiler

Lo scorso anno era stato Gianni Morandi, con un video pubblicato spontaneamente sui social, a spoilerare una parte della sua Apri tutte le porte. L’anno prima invece, nelle sue storie Instagram, Fedez aveva pubblicato per errore un pezzo di Chiamami per nome, il brano che avrebbe portato sul palco dell'Ariston insieme a Francesca Michielin. Fortunatamente nessuno dei due artisti era stato squalificato dalla kermesse. E, per questo, non dovrebbero esserci conseguenze nemmeno per Giorgia.

Il parere di Eddy Anselmi, storico del Festival, sul caso Giorgia

Fanpage.it ha chiesto a Eddy Anselmi, giornalista e storico del festival di Sanremo, cosa ne pensasse dello spoiler del brano di Giorgia. "La pubblicazione del testo della canzone di Giorgia non dà un vantaggio oggettivo per la gara"– ha spiegato Anselmi- "e se facciamo un passo indietro a quello che è successo a Fedez e Morandi, di cui sentimmo parte delle canzoni, possiamo immaginare che il buonsenso consiglierà di ignorare e mi spingerei a scommettere che questo spoiler verrà ignorato. 

Anselmi ha poi aggiunto che, in altri tempi nella storia del Festival, c'è stato un episodio di squalifica: "Per risalire a un precedente dobbiamo tornare al 1957 quando squalificarono – senza sostituirla – una canzone che si chiamava ‘La cosa più bella' perché la canzone era già stata stampata, ma erano altri tempi".

Gli autori del brano chiedono la rimozione del testo

Gli editori del brano di Giorgia, nel frattempo, chiedono la tutela del diritto d'autore e denunciano "un danno economico e morale, anche sotto un profilo reputazionale e di immagine". È quanto si legge nella nota pubblicata dagli editori Metatron Publishing Srl, Popnova Srl e Doner Music Srls, in rappresentanza degli autori Alberto Bianco, Francesco Roccati, Massimiliano Dagani, Mario Marco Gianclaudio Fracchiolla. "Auspichiamo che tale diritto venga rispettato da tutti, su qualsiasi supporto fisico o digitale, anche e soprattutto data l'eccezionalità del momento, a tutela dell'artista, invitando chiunque, nel rispetto dei diritti sopra citati, a cessare la diffusione del testo dell'opera e a rimuovere il materiale protetto illecitamente riprodotto e diffuso".

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