Soldato 20enne beve 16 pinte di birra e cade nel fiume: annegato

Lo scorso 8 luglio Stephen Fry, 20 anni, soldato, segnalatore del Secondo Reggimento di Imphal Barracks a Fulford, York, è annegato nelle acque del fiume Foss. In questi mesi gli inquirenti hanno cercato di capire come è possibile che un militare, giovane, allenato, atletico, abbia perso la vita in un modo, all’apparenza, così banale. Le indagini, basate sulla raccolta di testimonianze e sulle conclusioni dei risultati autoptici, hanno permesso di stabilire che il giovane era totalmente ubriaco: aveva bevuto infatti almeno 16 pinte di birre (circa 8,5 litri). Nel suo corpo, dunque, circolava alcol in quantità esorbitanti, che gli avrebbe ottenebrato la mente e bloccato il corpo, impedendogli di salvarsi la vita.
Stando alla ricostruzione degli inquirenti, Stephen sarebbe andato a giocare a bowling con i membri del suo reggimento, quando aveva già bevuto 10 pinte di birre; quindi sarebbe andato a fare un giro a York con gli amici con i quali avrebbe bevuto altre 6 birre. Testimoni hanno detto che "sembrava felice, ma stava bene" mentre “parlava con persone a caso e ballava in giro per la strada”. Il ragazzo avrebbe poi bevuto del vino in un locale del posto, Yates’s, prima che il personale gli chiedesse di “andare a casa”, ha detto il titolare del bar, Paul Myers: "Sembrava davvero molto ubriaco ed era fastidioso con gli altri clienti, voleva per forza ballare con loro” spiega. Il personale di sicurezza gli avrebbe chiese di lasciare il locale.
A quel punto qualcosa è andato storto. Più tardi una donna che cammina nei pressi del fiume Foss, lo avrebbe visto mentre “cercava disperatamente di raggiungere un ponte”. Ma invano. L'inchiesta delle autorità locali è stata dunque archiviata come "morte accidentale". "Purtroppo – spiega il coroner Jonathan Leach – siamo di fronte all'ennesima morte di un giovane causata dall'abuso d'alcol".