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Russia, prete ortodosso arrestato per guida in stato d’ebbrezza recidiva

Padre Nikolaj Stremskij rischia fino a due anni di reclusione.
A cura di D. F.
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Padre Nikolaj Stremskij, priore di un monastero ortodosso russo nella provincia di Orenburgo, rischia due anni di reclusione per la guida in stato di ebbrezza. Il sacerdote ha infatti confermato con il suo comportamento uno dei luoghi comuni più diffusi in Russia a proposito dei preti, quello che siano amanti dell'alcol: Stremskij, infatti, può definirsi un "veterano" in tal senso visto che è recidivo: lo scorso aprile era stato sorpreso ubriaco alla guida di un'automobile, mentre un paio di anni fa aveva fatto la stessa cosa e gli era stata ritirata la patente. Non solo: un paio di mesi fa non si è fermato all'alt impartito in un posto di blocco. Ha tentato la fuga e, dopo essere stato bloccato dagli agenti, ha opposto resistenza.

Come se non bastasse la scorsa primavera ha collezionato non una ma dieci multe per eccesso di velocità. Le autorità ecclesiastiche russe hanno optato per la sospensione del sacerdote ubriacone a divinis “fino al pentimento”, ma viste le continue violazioni padre Nikolaj Stremskij molto probabilmente dovrà pentirsi dietro le sbarre. Dall'inizio dell'estate infatti sono previste pene più severe per la guida recidiva in stato di ebbrezza, compresa la reclusione in carcere fino a due anni. Se ciò dovesse accadere ci si chiede come mai farà il prete ortodosso a badare ai suoi cari: ha difatti 70 figli, tra quelli propri e adottivi.

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