Regno Unito: 30mila sterline di finanziamento alle scuole che assumono insegnanti gay

Trentamila sterline di finanziamenti extra alle scuole che assumeranno insegnanti omosessuali. E' la proposta di legge di cui si sta discutendo in questi giorni nel Regno Unito che sta suscitando non poche polemiche. I suoi detrattori, infatti, sostengono che si tratti di un provvedimento profondamente sbagliato perché indurrà i presidi a favorire  alcuni membri del personale al posto di altri con una misura discriminatoria in cui non si chiede di valutare il merito, ma semplicemente i gusti sessuali di un dipendente.

In realtà la legge non chiede ai dirigenti scolastici di favorire solo gli insegnanti omosessuali, bensì tutti quei lavoratori svantaggiati definiti nell'Equality Act. Le categorie protette verso cui si propone di avere un occhio di riguardo sono disabili, stranieri, individui aderenti ad altre religioni "non tradizionali" e anche transessuali e gay. L'obiettivo è quello di compensare, almeno in parte, l'ampia forbice di soggetti discriminati e costretti a fare molta più fatica per riuscire a ottenere un contratto di lavoro.

Secondo David Green, fondatore del tink tank Civitas, si tratta comunque di una norma profondamente sbagliata: "Credo che quel denaro possa essere speso molto meglio, innanzitutto privilegiando il merito e le qualità degli insegnanti per favorire un alto livello di istruzione anche a quegli studenti provenienti da situazioni svantaggiate. Sulla stessa lunghezza d'onda David Nuttall, deputato conservatore, che intervistato dal Telegraph ha bollato il provvedimento come "una sciocchezza". "La discriminazione è sempre sbagliata, anche quando tende a privilegiare categorie svantaggiate. Paradossalmente alcuni presidi saranno indotti ad assumere insegnanti non sulla base del merito bensì su quella dei loro gusti sessuali. E' una follia inaccettabile".