Organizza una festa a base di droga: quando i genitori lo scoprono, lui li uccide

Organizza una festa a base di marijuana nella casa di famiglia e quando i genitori rientrano e se si accorgono di quello che sta succedendo lui li uccide. Protagonista dell'incredibile vicenda è Jesse Madison Holton, 17 anni, che dopo essere rimasto da solo nella villa del padre e della madre ha deciso di indire una festa a base di droga e alcol. L'uomo e la donna sono tornati però prima del previsto, hanno scoperto che tutte le stanze erano a soqquadro e sono arrivati a chiamare la polizia, nella convinzione che una denuncia avrebbe fatto rigare dritto il ragazzino in futuro: "Ci ha detto che avrebbe firmato un mandato contro il figlio – ha raccontato lo sceriffo Bill Franklin –. Stavano cercando di impartirgli un po' di disciplina, già in passato avevano avuto problemi con lui".
Udita la telefonata dei genitori, il ragazzino – che nel frattempo era stato addirittura ammanettato – ha preso una pistola da un cassetto ed ha sparato al padre e alla madre. Una volta compiuto il folle gesto, stando a quanto finora appurato, si sarebbe recato a casa dei vicini ed avrebbe riferito loro che i suoi avevano avuto una discussione violentata e si erano sparati. Quando gli agenti sno giunti sul luogo del delitto si sono trovati di fronte ad una scena terribile: il padre del giovane era senza vita sul letto, mentre la madre era a terra ansimante. I soccorsi sono stati inutili, la donna è morta qualche ora dopo in ospedale.
Anche alla polizia Jesse ha raccontato la versione dell'omicidio-suicidio, ma l'inchiesta ha fatto chiarezza sulla dinamica del delitto: "L'angolo di entrata del proiettile non è compatibile con un suicidio – specifica lo sceriffo -. È escluso che Mike si sia rivolto la pistola contro e abbia sparato e la madre ha subito anche una ferita alla mano. Ha tentato di farsi scudo e il proiettile le ha attraversato le dita prima di colpirla alla testa. In poche parole, il racconto del ragazzo fa acqua da tutte le parti".