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Non vanno a cena con il papà: 3 ragazzini rinchiusi in un istituto minorile

I ragazzi hanno disubbidito ad un ordine del giudice in una causa di separazione tra i genitori.
A cura di A. P.
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Rinchiusi a forza in un istituto di correzione minorile perché si sono rifiutati di andare a cena con il proprio padre. Come raccontano i media locali, è quanto capitato a tre ragazzini statunitensi al centro di una battaglia legale tra i propri genitori divorziati. Dopo un procedimento giudiziario infatti un giudice locale aveva stabilito che i tre fratellini di 15, 10 e 9 anni, dovevano vedere anche il padre e non solo la madre che non aveva mai più permesso all'uomo di incontrarli dopo la separazione. La donna però, secondo quanto ricostruito poi dalla corte, avrebbe fatto di tutto per evitare l'incontro raccontando molte bugie ai ragazzi quasi facendo loro un lavaggio del cervello per metterli contro il padre.

I piccoli così non si sono presentati all'appuntamento fissato, una cena, e l'uomo si è rivolto di nuovo al tribunale. Il giudice della Contea di Oakland County, Lisa Gorcyca, a questo punto ha preso una decisione drastica rinchiudendo i ragazzi nell'istituto e inoltre ordinando che devono "essere tenuti distanti il più possibile" dalla madre , mentre il padre è libero di vederli. Il giudice ha spiegato che la madre avrebbe fatto ai piccoli una sorta di lavaggio del cervello raccontando ad esempio che il padre li avrebbe rinchiusi in celle separate, dove avrebbero dovuto andare in bagno di fronte agli altri.

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