Morso alla testa durante una partita di calcio: un dente resta nel cranio del 14enne
Un ragazzino di 14 anni è stato costretto ad un intervento chirurgico per un infortunio a dir poco inusuale subito durante una partita di calcio: è stato morso alla testa e un dente del suo avversario gli si è conficcato nel cranio. Il particolare caso è stato rivelato dalla dott.ssa Teresa Brito e dai suoi colleghi dell'Hospital de São Bernardo, Setúbal, in Portogallo, e riportato nel BMJ Case Reports. Il giovane è andato in ospedale cinque giorni dopo l’insolito incidente, lamentandosi di un forte dolore alla testa. I medici portoghesi inizialmente gli hanno dato degli antibiotici per provare a ripulire la ferita infetta sulla sua testa – ma i farmaci non hanno dato gli effetti sperati. La radiografia ha poi fatto chiarezza. I chirurghi sono riusciti a tirare fuori un dente, incorporato nella ferita, che i medici consideravano "complicata".
Stando a quanto rivelato, il giorno della partita di calcio il 14enne è stato portato in ospedale con un taglio di 5 cm sul lato destro della testa. Dopo aver ricucito la lacerazione, i medici hanno dimesso il ragazzo senza ulteriori analisi. Ma cinque giorni, dopo il giovane è stato portato dai genitori al pronto soccorso con febbre alta, sonnolenza e senso di debolezza. Gli antibiotici hanno fatto migliorare le sue condizioni, ma a distanza di pochi giorni è stato costretto ad una nuova visita: lamentava un dolore persistente alla testa e una perdita di pus dalla ferita. I medici hanno trovato un "ascesso infiammato" e l'hanno ricoverato in ospedale.
Solo dopo quattro giorni, lo staff sanitario ha deciso per una TAC perché il ragazzo era lungi dall'essere guarito. I medici sospettavano che avesse una frattura ossea o osteomielite – quando l'osso si infettava. Ma sono rimasti sorpresi nel trovare un oggetto estraneo all'interno del suo cranio, che sembrava fatto di calcio o metallo. Il giorno successivo, i chirurghi hanno confermato che si trattava incredibilmente di un dente. Dopo l’estrazione, il 14enne è stato in grado di tornare a casa due giorni dopo.
Gli autori dello studio relativo al caso hanno scritto: “L'infezione del cuoio capelluto dopo una lacerazione è un evento raro, quindi bisogna sensibilizzare sulla sua eziologia. I morsi umani, così come i corpi estranei, sono associati a infezioni delle ferite e altre complicanze come l'osteomielite. Questo caso descrive una complicanza molto rara a seguito di una lesione da morso umano."