“Le voci nella testa mi dicevano che è un pedofilo”. E lo accoltella 39 volte: arrestato

“Sono rimasto calmo come Gesù Cristo” mentre lui “piangeva e si lamentava come un bambino di un anno”. Queste le parole di Matthew Daley, l’automobilista inglese accusato di aver ferito a morte un pensionato di 79 anni, Donald Lock, con 39 pugnalate alla testa, alla schiena, al collo e al torace, prima di gridargli contro: “Muori, fottuto bastardo”. “Lui era dalla parte del torto, non certo io. Era lui a guidare nel modo sbagliato” ha provato a difendersi Daley. I fatti sono avvenuti lo scorso luglio, quando Lock è stato accoltellato a morte da Daley dopo che il pensionato ha tamponato l’auto dell’altro sulla A24 a Findon, West Sussex. Stando alle ricostruzioni della Corte di Lewis, Daley ha affermato di aver sentito “delle voci che gli dicevano che Lock era un pedofilo e che aveva dormito con la mia ragazza” nelle settimane prima dell'uccisione.
L’uomo, che avrebbe sempre sofferto di problemi psichici, da oltre un anno non prendeva le sue pillole. Egli nega di aver commesso l’omicidio “per futili motivi”. “Quando gli ho chiesto cosa è successo durante l'attacco, mi ha risposto che non era rimasto disturbato dall'incidente” ha spiegato Jacob Harvey, il medico che si è occupa della perizia psichiatrica dell’arrestato. “Mi ha detto: ‘sono rimasto calmo come Gesù Cristo’”. Dr Harvey ha concluso che Daley “soffre di disturbo mentale dello spettro autistico, per il quale è stato curato per diversi anni, ma negli ultimi tempi ha smesso di sottoporsi ai trattamenti medici. Avrebbe davvero bisogno di un trasferimento urgente in ospedale per il trattamento psichiatrico”.