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La moglie è malata in ospedale, il marito scrive un cartello: “Non posso essere con te, ma sono qui”

Un uomo che non può stare accanto alla moglie durante la chemioterapia ha deciso di farle sentire la sua presenza in una maniera molto originale, cioè appostandosi sotto la sua camera di ospedale con un cartello: “Non posso essere con te, ma sono qui”.
A cura di D. F.
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Come è noto una delle difficoltà maggiori per i malati in questo periodo di emergenza coronavirus è quella di non riuscire a vedere i propri cari, scambiare con loro qualche parola e magari confidare le proprie paure a causa delle restrizioni imposte in molti ospedali. Per questo un uomo che non può stare accanto alla moglie durante la chemioterapia ha deciso di farle sentire la sua presenza in una maniera molto originale, cioè appostandosi sotto la sua camera di ospedale con un cartello: “Non posso essere con te, ma sono qui”.

Albert e Kelly Connor sono una giovane coppia texana. A Kelly quattro mesi fa è stato diagnosticato un tumore al seno. Il marito le promise di starle accanto sempre, durante tutte le sedute di chemioterapia necessarie. Ma la diffusione del coronavirus ha cambiato tutto. Le visite dei parenti ai pazienti dell’ospedale sono state ridotte al minimo, tuttavia il marito ha deciso di non arrendersi. Il primo giorno di ricovero all’MD Anderson di Sugar Land (Texas) Albert Connor ha accompagnato la moglie fino all'ingresso dell'ospedale, poi le ha chiesto di affacciarsi alla finestra della sua stanza. Lui era lì, accanto alla macchina e con un cartello realizzato insieme ai i tre figli: “Non posso essere con te, ma sono qui” seguito da un post scriptum “Grazie a tutto lo staff”.

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