L’uomo “costretto” a tatuarsi il nome dell’agenzia di pompe funebri sul braccio

È una vicenda amarissima e straziante quella riportata dal tabloid britannico Metro. Un uomo, gravemente malato, è stato “costretto” a tatuarsi sul braccio il nome dell’agenzia di pompe funebri incaricata di allestire il suo funerale. Si tratta di un pensionato di 76 anni, senza alcun familiare vivente e senza rapporti di amicizia profondi, cui restano soltanto 6 mesi di vita a causa di un cancro.
Qualche settimana fa ha deciso di recarsi da un tatuatore con una richiesta particolarmente insolita: farsi incidere sul braccio sinistro il nome di un’agenzia di pompe funebri. Il perché lo ha spiegato lui stesso all’incredulo tatuatore (il quale ha poi raccontato la storia ad una televisione privata): non avendo parenti o amici, voleva essere sicuro che la sua salma fosse trasportata all’agenzia di pompe funebri cui aveva anticipatamente pagato il prezzo del funerale. "Voglio essere sicuro che quando sarà il mio momento il mio corpo sia portato lì", ha specificato il pensionato, chiedendo riserbo sul suo nome e sulla sua scelta.
Così Jamie, questo il nome del tatuatore, si è trovato quasi costretto a dover fare “il più difficile tatuaggio della mia vita, ma quando mi ha raccontato della sua vita e della morte della moglie non ho avuto dubbi e ho fatto il lavoro che mi veniva chiesto”. Di fronte alle resistenze del tatuatore, che non voleva essere pagato, il pensionato ha poi spiegato: “Non ho mai avuto debiti in tutta la mia vita e non voglio cominciare ad averne adesso”.