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India, donna bruciata viva in strada: “Sono stati i poliziotti che volevano la mazzetta”

La donna prima di morire per le ustioni riportate ha accusato due agenti di polizia.
A cura di A. P.
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Ennesimo caso di brutale violenza sulle donne in India, ma questa volta purtroppo l'episodio è condito di un particolare ancora più raccapricciante perché i protagonisti dell'assalto sarebbero agenti di polizia. Il caso è avvenuto nei giorni scorsi nella cittadina di Barabanki, nello Stato indiano del Madhiya Pradesh e riguarda la 40enne Neetu Dwivedi. La donna infatti è stata brutalmente aggredita in strada da due uomini che l'hanno prima picchiata e umiliata per poi darle fuoco, lasciandola in fin di vita e con il corpo coperto per l'80% di ustioni. La 40enne, soccorsa dai presenti, è stata poi trasportata nell'ospedale di Lucknow dove però è morta qualche ora dopo.

Per lei purtroppo ormai non c'era più niente da fare, ma prima di esalare l'ultimo respiro la 40enne è riuscita con le ultime forze a raccontare l'episodio e ad accusare i suoi carnefici che sarebbero uomini delle forze dell'ordine. Secondo quanto scrive il quotidiano britannico Independent, la donna avrebbe raccontato sul letto di morte che due agenti di polizia locali le avevano chiesto una mazzetta da 100mila rupie (circa 1.400 euro) per ottenere il rilancio del marito che era stato arrestato. Quando la donna si è rifiutata di pagare ribellandosi e accusandoli, i due l'avrebbero picchiata e poi bruciata viva. I due agenti ora sono stati sospesi dal servizio e sono sotto inchiesta.

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