“Ho dovuto ascoltare mia moglie al telefono mentre veniva uccisa senza poter fare nulla”

"Ho sentito mia moglie morire al telefono, ma ho assistito all'orrore non potendo fare nulla perché ero a oltre 200 miglia di distanza”, così il 40enne britannico Daniel Cross ha raccontato il devastante episodio dell'uccisione della moglie a cui è stato costretto ad assistere in diretta al telefono, impotente. L'uomo era fuori casa in un viaggio di lavoro quando sua moglie Nikki, 37enne madre di due bambini, lo ha chiamato mentre era nel panico raccontando che un uomo si era introdotto nell'abitazione di famiglia a Hemel Hempstead, in Hertfordshire.
Quello che è accaduto dopo è stato qualcosa da film horror, il 40enne è stato costretto ad ascoltare Nikki urlare e pregare l'aggressore per la sua vita prima di essere brutalmente accoltellata e lasciata in una pozza di sangue. "Cercavo di parlare con lei usando contemporaneamente il telefono dell'hotel per chiamare la polizia. Nikki piangeva e cercava di calmare l'uomo. L'ho sentita dire: ‘Lascia che ti aiuti non devi farlo'. Dopo ho sentito le sua urla. E poi è rimasto il silenzio" ha raccontato l'uomo ancora distrutto ai tabloid inglesi.
L'aggressore, uno schizofrenico paranoico che poi ha ammesso l'omicidio, dopo l'accoltellamento ha anche cercato di rapire i due figli della coppia. L'uomo ha spiegato di aver sentito delle voci che gli dicevano che in quella casa c'era un bambino tenuto segregato e senza cibo. "Non ci sarà mai nessuna fine a questo trauma fino alla fine della mia vita perché non mi perdonerò mai di non essere stato lì a proteggerla" ha concluso il 40enne