“Fiume in secca a causa delle donne vestite all’europea”: parola di religioso iraniano

Incredibile quanto accaduto in Iran, dove il religioso sciita Seyyed Youssef Tabatabi-nejad, durante un discorso sul fiume di Isfahan in secca da settimane, ha dichiarato: "La colpa è delle donne, vestite come se fossero in Europa". Secondo il predicatore, quindi, la causa della crisi idrica del Zayandeh-rud, il più grande fiume dell'Iran centrale, è da ricercare nell'abbigliamento "immorale" delle iraniane: "Il mio ufficio ha ricevuto foto di donne accanto al letto asciutto dello Zayandeh-rud vestite come se fossero in Europa. Sono questo genere di cose a prosciugare ulteriormente il fiume", ha dichiarato il religioso, che è arrivato a rivolgersi al governo e chiedere che vengano processati quei "network" che incoraggiano all'"indecenza". "Se non lo farete allora avrete fallito", ha spiegato lo sciita, citato dall'agenzia di stampa semiufficiale Isna.
"Se vediamo un peccato è inutile solamente discuterne. La polizia può usare le sue forze ed eseguire operazioni per sradicare il vizio", ha aggiunto il religioso, che è membro dell'Assemblea degli Esperti, l'organo che ha il potere di nominare la Guida Suprema ed eventualmente revocarle i poteri. Tabatabi-nejad non è il primo predicatore religioso che in Iran afferma che il modo di vestire "immorale" delle donne può causare disastri naturali. Quando sei anni fa l'allora presidente, Mahmoud Ahmadinedjad, mise in guardia dal rischio di un gravissimo terremoto, l'hojatoleslam Kazem Sedighi spiegò: "Molte donne che non vestono con modestia portano i giovani fuori strada, corrompono la loro castità e diffondono l'adulterio nella società e ciò aumenta i terremoti".