Facebook, foto di ragazza suicida nella pubblicità di un sito di incontri

Sta facendo molto scalpore in Canada e non solo il caso della foto della ragazzina 15enne, morta suicida, usata come pubblicità su Facebook da un sito di incontri. L'immagine sorridente della ragazzina suicida diversi mesi fa è comparsa a corredo di un messaggio pubblicitario sul noto social network in cui si leggeva "Trovare l'amore in Canada! Incontra ragazze e donne canadesi per amicizia, incontri o relazioni". Il caso purtroppo rappresenta un ultimo capitolo per una storia che ha già distrutto la famiglia della giovane. La 15enne Rehtaeh Parsons, questo il nome della ragazza, si era tolta la vita mesi fa dopo essere stata stuprata e perseguitata dai suoi coetanei perché non riusciva più a sopportare l'umiliazione di vedere le foto di quei tragici momenti circolare su internet e nella scuola da lei frequentata.
Del caso si erano occupati anche gli attivisti di Anonymous, il collettivo di hacker, che di fronte agli scarsi risultati della polizia canadese si misero alla ricerca degli aguzzini della ragazza ottenendo i nomi dei quattro ragazzi colpevoli dello stupro. Oltraggiati e disgustati, così hanno detto di sentirsi i genitori della 15enne dopo aver appreso la notizia. Facebook dal suo canto ha rimosso l'inserzione e chiesto scusa per aver pubblicato la pubblicità bloccando la società che l'aveva divulgata per gravi violazioni delle politiche interne.