Curtis McKinstry, la trans del finto rapimento di Lapo Elkann a New York

Arrestata dalla polizia di New York con la pesante accusa di rapimento ed estorsione, si è ritrovata suo malgrado al centro di una vicenda giudiziaria di cui avrebbe sicuramente fatto a meno. Stiamo parlando della transessuale 29enne Curtis McKinstry, che in pochi attimi si è ritrovata con i poliziotti in casa a seguito di un blitz della polizia e successivamente in manette con l'accusa di aver sequestrato a scopo di ricatto Lapo Elkann. In casa sua, in un appartamento sulla 28esima strada, infatti il rampollo degli Agnelli aveva trascorso le 48 ore precedenti fatte di eccessi, tra sesso, alcol e droga, al termine delle quali aveva inscenato il finto sequestro chiamando la famiglia per farsi inviare altri soldi.

Secondo la stampa locale, Elkann avrebbe contattato la 29enne attraverso siti di escort e fissato un appuntamento in un complesso di case popolari in un anonimo palazzo in mattoni poco prima della First Avenue, noto alle forze dell'ordine perché frequentato da spacciatori di droga e criminali. Dopo l'arresto, la posizione della 29enne per sua fortuna però è stata chiarita in poco tempo e dai suoi polsi le manette sono scattate per Lapo Elkann ora accusato di aver inscenato il rapimento.

Per Lapo Elkann infatti la vicenda non è affatto finita, dovrà presentarsi davanti ad una corte di Manhattan il prossimo 25 gennaio per chiarire la sua posizione. E' accusato di falsa denuncia e rischia fino a due anni di carcere. Una vicenda che probabilmente metterà a dura prova l'imprenditore che, secondo indiscrezioni, già da mesi aveva dato segni di sofferenza per i troppi cambiamenti che lo avevano interessato nell'ultimo periodo a cominciare dalla crisi della sua azienda.