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“Cambio casa: vado a vivere in un container a Londra”

Meglio dormire in un buco con il bagno condiviso nel centro di Londra o in un container con tv a schermo piatto, aria condizionata e “balcone” in periferia? In Regno Unito si sta pensando di conciliare il problema degli affitti della City con le difficoltà economiche dei giovani in modo sicuramente innovativo.
A cura di Biagio Chiariello
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Di solito li vediamo sulle navi e nei porti di tutto il mondo. Ma se dentro ci aggiungiamo una TV a schermo piatto, un bagno e aria condizionata, questi grossi cassoni possono essere considerati una soluzione alternativa alla crisi degli alloggi che affligge Londra. Si tratta di container che arrivano dalla Cina e che possono trasformarsi in veri e propri appartamenti, disponibili a locazione a soli 75 sterline a settimana, poco meno di 90 euro. Un modello che sembra destinato a decollare in Gran Bretagna dopo che le autorità hanno dato il via libera per la pianificazione di due "mYPads" – questo il nome dato ad ogni gruppo di container – in Waltham Forest , a nord-est di Londra, da parte della società Forest Young Man's Christian Association (YMCA).

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Louise Stephenson, 30 anni, è una della prima persone ad aver usufruito di queste particolari abitazioni: "L'idea di aver una casa per £ 75 a settimana e non dover vivere con un bagno in comune a Londra è inaudita" dice al Daily Mail. "E' così difficile per le persone a basso salario pagare l'affitto e le spese di viaggio" in una città come Londra "e avere ancora soldi per vivere e questo è molto demoralizzante", continua Louise. "E' strano raccontare agli amici che si ‘vive in un container', ma queste unità sono veramente grandi e hanno pure i sistemi di aria condizionata che permettono di rimanere freschi in estate e caldi in inverno!".

Un portavoce della YMCA ha detto: "Abbiamo sviluppato i mYPads come risposta diretta ai problemi finanziari che devono affrontare i nostri giovani residenti quando cercano di passare ad alloggio condiviso alla vita indipendente. Anche i ragazzi che hanno un impiego a tempo pieno spesso non sono in grado di permettersi i costi di locazione di un immobile privato a East London e i costi associati per poter vivere dignitosamente".

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