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Boom di assunzioni al Ministero della Giustizia: bandito il concorso per 2.329 funzionari

C’è tempo fino al 9 di settembre per prendere parte al concorso indetto dal Ministero della Giustizia per l’assunzione di 2.329 funzionari a tempo indeterminato. I neo assunti verranno impiegati nei diversi uffici giudiziari dislocati sul territorio nazionale. Per partecipare alle selezioni è richiesta la laurea.
A cura di Matilde De Bisogno
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E' stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 26 luglio il bando di concorso indetto dal Ministero della Giustizia. La procedura selettiva porterà all'assunzione di 2.329 funzionari, area funzionale terza e fascia retributiva F1, entro il 2021. Le risorse saranno inquadrate a tempo indeterminato e saranno ripartite presso gli uffici giudiziari presenti su tutto il nostro territorio, ad eccezione della Valle d'Aosta. Il recruiting sarà gestito dal RIPAM, la Commissione per l'attuazione del progetto di riqualificazione delle pubbliche amministrazioni.

Le aree d'interesse

I posti messi a bando sono così suddivisi: 2.242 per funzionari giudiziari nel settore dell'amministrazione giudiziaria; 39 per funzionari amministrativi e 28 per funzionari dell'organizzazione per il Dipartimento di giustizia minorile e di comunità; 20 per funzionari dell'organizzazione e delle relazioni presso il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria. Tra questi, è prevista una riserva del 30% delle assunzioni ai volontari in ferma breve e prefissata delle Forze armate.

Andranno inoltre ad essere coperti 903 posti come Assistenti Giudiziari attraverso lo scorrimento della graduatoria del concorso tenutosi per questo ruolo nel 2016.

Chi può partecipare

I requisiti richiesti per candidarsi sono: la cittadinanza italiana; la laurea triennale o magistrale in giurisprudenza, economia, scienze politiche, scienze dei servizi giuridici, teoria e tecniche della normazione e dell’informazione giuridica, programmazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali, relazioni internazionali, scienze delle pubbliche amministrazioni, scienze per la cooperazione allo sviluppo, sociologia, ingegneria industriale o gestionale, statistica, scienze e tecniche psicologiche con indirizzo psicologia del lavoro; idoneità fisica; pieno godimento dei diritti civili e politici; assenza di condanne penali.

Presentazione delle candidature 

Per partecipare alle selezioni basterà seguire la procedura telematica apposita presente nella Pagina web del Ministero della Giustizia. Il termine ultimo di presentazione della domanda è fissato per il 9 settembre. L'iter concorsuale prevede una prova preselettiva consistente in un test a risposta multipla su quesiti logico-matematici, diritto amministrativo e costituzionale; un secondo test scritto sempre con domande a risposta chiusa vertente su argomenti quali diritto processuale civile e penale, ordinamento penitenziario, diritto del lavoro, contabilità di Stato, conoscenze informatiche e della lingua inglese; infine un colloquio orale al quale, oltre alla materie menzionate poc'anzi, si aggiungono elementi di diritto civile e penale, scienza dell'organizzazione e la legislazione in materia penale minorile.

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