Adolescente segrega la fidanzatina per 2 anni e la tortura con waterboarding

Un ragazzo di appena 16 anni è accusato di segregato la sua fidanzatina in casa per due anni e di averla ripetutamente torturata durante quel lungo periodo. Zameer Ahmed, questo il nome del giovanissimo aguzzino, avrebbe praticato waterboarding alla compagna e, una volta liberata, l'avrebbe costretta a rimanere completamente nuda nel bel mezzo di una strada di Derby. Il ragazzo ha confessato ed ammesso le sue responsabilità: i giudici, l'hanno condannato a una speciale reclusione di due anni che prevederà anche la sua riabilitazione psicologica e comportamentale, perché quando sarà di buono libero sia capace di comportarsi civilmente.
Secondo i giudici i crimini commessi da Ahmed sarebbero stati particolarmente crudeli, soprattutto per quanto riguarda la tortura con la pratica del waterboarding, tecnica ben nota ai servizi segreti di tutto il mondo, compresi quelli italiani che ne fecero ampio ricorso durante gli anni di piombo contro persone sospette di essere vicine a formazioni terroristiche. Si tratta sostanzialmente una forma di annegamento controllato dal momento che l'acqua invade le vie respiratorie. L'individuo sottoposto a tale pratica non può controllare il flusso dell'acqua né interromperlo o sottrarvisi. Non di rado è avvenuta la morte per soffocamento.