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Siria, interviene l’Iran: “Gli Usa non oltrepassino la zona rossa o ci saranno conseguenze”

Duro intervento del vice capo di stato maggiore delle forze armate iraniane, Massoud Jazayeri che replica alla possibilità di un intervento armato degli Stati Uniti.
A cura di Redazione
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Clima tesissimo tra Stati Uniti, Iran e Siria dopo le dichiarazioni del Presidente a stelle e strisce Barack Obama in merito alla possibilità di un intervento militare nella regione. Infatti, se in una intervista alla Cnn Obama era stato cauto ("Se gli Stati Uniti intervenissero e attaccassero un altro Paese senza un mandato delle Nazioni Unite e senza chiare prove che possano essere presentate, allora sorgerebbero questioni in termini di diritto internazionale") allo stesso tempo non aveva escluso la possibilità di un intervento militare previa deliberazione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.

Una eventualità, sulla quale peraltro sono da tempo al lavoro strateghi militari e sedi diplomatiche, che ovviamente ha provocato reazioni durissime, non soltanto da parte siriana. Se per il momento dal Governo siriano ci si limita a ricordare cosa prevede il diritto internazionale e quali siano le limitazioni imposte agli Usa dai trattati (e secondo la Reuters ci sarebbe stato anche un contatto telefonico fra il segretario di Stato John Kerry ed il suo referente Javad Zarif, durante il quale i siriani avrebbero manifestato disponibilità ad autorizzare un sopralluogo nei luoghi in cui sarebbe avvenuto l'attacco col gas nervino), molto più dura è la linea del Governo iraniano guidato da Rowhani. Stando a quanto riportano le agenzie, il vice capo di stato maggiore delle forze armate iraniane, Massoud Jazayeri, avrebbe minacciato ritorsioni nel caso in cui i mezzi militari degli Stati Uniti sconfinino nella cosiddetta "zona rossa". "L'America conosce le delimitazioni della linea rossa sul fronte siriano", avrebbe detto Jazayery, chiosando: "Se verranno superate ci saranno serie conseguenze per la Casa Bianca".

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