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Si lascia torturare in vetrina, il video-choc contro i test sugli animali

La campagna della Lush mostra, attraverso una violenta performance, ciò che accade nei laboratori nei quali si sperimentano i cosmetici sugli animali. Una 24enne inglese si è messa in vetrina per dieci lunghe ore sconvolgendo i passanti.
A cura di Susanna Picone
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La campagna della Lush mostra, attraverso una violenta performance, ciò che accade nei laboratori nei quali si sperimentano i cosmetici sugli animali. Una 24enne inglese si è messa in vetrina per dieci lunghe ore inorridendo i passanti.

La performance realizzato dalla “Lush”, un’azienda di cosmetici da sempre fedele alla regola di non testare i prodotti sugli animali e di escludere dai loro cosmetici qualsiasi ingrediente non vegetale, intende mostrare tutta la crudeltà dell’abitudine (di altre aziende) di una pratica che nulla ha a che vedere col rispetto degli “amici dell’uomo”. Le immagini realizzate dalla Lush sono forti, nel video che vi mostriamo è possibile vedere solo alcuni secondi delle lunghe dieci ore in vetrina di una ragazza di 24 anni che, volontariamente, si è sottoposta a queste sevizie normalmente destinate, appunto, agli animali. Ha accettato di spogliarsi dei suoi abiti da donna e coperta solo da una tuta color carne, ha preso il posto di un animale mostrando ciò che accade quando alcune aziende, per garantire un prodotto utile alla nostra pelle, si sentono in diritto di torturare quella degli animali. La performance choc ha avuto luogo in uno dei punti vendita Lush di Londra, la ragazza che in vetrina si è sottoposta alle torture dinanzi agli occhi inorriditi dei passanti, si chiama Jacqueline Traide.

Dieci ore di torture, su una donna il trattamento normalmente riservato agli animali – In vetrina, per mostrarsi ai passanti londinesi, la Traide è stata portata con una corda al collo, afferrata per i capelli per essere trasportata violentemente e sottoposta, senza alcuna anestesia come accade per gli animali, alle “prove” per testare l’ultimo mascara più costoso o la crema del giorno. Le hanno spalancato la bocca con un divaricatore affinché potesse ingerire qualsiasi sostanza a lei destinata, il suo viso e la sua pelle hanno resistito alle varie sostanze di prova, nei suoi occhi (che mostrano chiaramente dolore e paura) sono finite diverse sostanze irritanti. Per dieci lunghe ore la ragazza ha sopportato queste sevizie normalmente destinate, in diversi paesi del mondo, a cani, gatti, topi ed altri animali. Le hanno anche rasato parte dei capelli, pratica comune nei laboratori quando, sulla pelle degli animali, vengono attaccati degli elettrodi. Forse quello è stato uno dei momenti che più hanno indignato gli “spettatori” di questa performance.

La campagna della Lush mostra, attraverso una violenta performance, ciò che accade nei laboratori nei quali si sperimentano i cosmetici sugli animali. Una 24enne inglese si è messa in vetrina per dieci lunghe ore inorridendo i passanti.

La brutale protesta ha scosso l’Inghilterra – A quanto pare, e vedendo le immagini non si fa fatica a crederlo, la dura performance ha scosso l’Inghilterra ed ha raggiunto almeno il suo primo obiettivo, quello di scuotere le coscienze e mostrare nella maniera più esplicita possibile quanto accade in troppi laboratori sparsi nel mondo. Spesso le vittime innocenti di questi test subiscono gravi danni, alla fine vengono soppressi e gettati via come un rifiuto qualunque nella spazzatura. Lo stesso accade, simbolicamente, alla fine delle dieci lunghe ore a Jacqueline Traide: colui che ha sperimentato i prodotti su di lei la prende di peso e la butta via, accanto a dei cartoni nella spazzatura. C’è una sola differenza: la giovane inglese, una volta compiuto il suo compito, si è alzata ed è tornata a casa, cosa che nella realtà invece non avviene.

La campagna della Lush mostra, attraverso una violenta performance, ciò che accade nei laboratori nei quali si sperimentano i cosmetici sugli animali. Una 24enne inglese si è messa in vetrina per dieci lunghe ore inorridendo i passanti.

“Fighting animal testing”, No ai test sugli animali – L’intenzione della catena Lush, con questa violenta performance, è quella di contribuire a promuovere una campagna di sensibilizzazione per porre fine, una volta per tutte, ai test sugli animali. È tutto quello in cui noi crediamo – si legge sul sito dell’azienda di cosmetici – dobbiamo usare la nostra voce per gli animali dovunque siano maltrattati nel mondo, perché loro non possono parlare e sono tenuti rinchiusi laddove il pubblico non li può vedere. L’iniziativa portata avanti dall’azienda si chiama “Fighting animal testing”, in italiano “Lotta dura ai test sugli animali”, l’obiettivo – come si legge sul sito italiano – è fare pressione affinché l’Europa faccia entrare in vigore entro il 2013 il divieto relativo al commercio di prodotti cosmetici testati su animali previsto dalla Cosmetics Directive, essendo il 2013 la data fissata per l’entrata in vigore definitiva di questa legge europea approvata nel 2003.

Foto MailOnline.

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