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Sfregio a Pompei, l’affresco di Bacco e Arianna che racconta l’ebbrezza d’amor

L’immagine dell’affresco raffigurante Bacco e Arianna prima dello sfregio a Pompei. L’abbandono, la disperazione e il nuovo amore sono i temi fondamentali di una delle storie mitologiche più romantiche, quella tra il dio Dioniso, chiamato dai romani Bacco, e la dolce Arianna, figlia del re di Creta, Minosse.
A cura di Redazione Cultura
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Nuovo sfregio a Pompei: ieri pomeriggio è stato scoperto un atto vandalico nei confronti di un affresco all’interno di una delle Domus chiuse al pubblico. È stata aperta un’inchiesta per individuare gli ignoti vandali. Danneggiato un affresco raffigurante il mito di Bacco e Arianna nella Regio IX, insula 5, 14-16, a seguito del quale i tecnici del parco archeologico, diretto dal dottor Massimo Osanna, hanno ravvisato un danno di 10 centimetri all’affresco murario che raffigura il romantico mito greco di Bacco (Dio del vino) e Arianna (la figlia di Minosse).

La direttrice degli scavi, Grete Stefani, ha presentato denuncia ai carabinieri del presidio interno alla zona archeologica, ed ora la speranza è che i responsabili vengano presto identificati ed assicurati alla giustizia. Nel frattempo, sono già state avviate le procedure di recupero e restauro del prezioso manufatto di epoca romana. Così si è espresso il sovrintendente di Pompei, Massimo Osanna dopo la scoperta:

Questo pomeriggio un custode ha segnalato alla direzione un atto vandalico in una domus chiusa al pubblico (Regio IX, ins. 5, 14-16). A seguito di un immediato sopralluogo dei tecnici del parco archeologico è stato rinvenuto il danneggiamento di una porzione di circa 10 centimetri di un quadretto raffigurante Bacco e Arianna. La responsabile degli Scavi, Grete Stefani, ha subito presentato denuncia  presso la Stazione dei Carabinieri interna agli Scavi. La direzione ha successivamente  mobilitato i propri restauratori per avviare le procedure di recupero e restauro. Mi auguro che vengano presto identificati i responsabili chi compie questi atti ferisce l’Italia e il suo patrimonio culturale”.

Il mito di Bacco e Arianna

L’abbandono, la disperazione e il nuovo amore. Ecco ciò che racconta uno dei miti più romantici, l'amore tra il dio Dioniso (chiamato dai romani Bacco) e Arianna, figlia del re di Creta, Minosse. Arianna aveva sostenuto il giovane ateniese Teseo a sconfiggere il terribile Minotauro, l’essere mitologico con corpo di uomo e testa di toro, ed era riuscita a farlo scappare dal labirinto dove si era ficcato grazie a un gomitolo da srotolare lungo il percorso. La giovane principessa, innamorata di Teseo, lo aveva aiutato solo dopo essersi fatta promettere che l’avrebbe presa in moglie.

Ma il giovane ateniese, che pur le aveva assicurato che avrebbe mantenuto la promessa, giunto a Nasso, abbandonò Arianna sulla spiaggia. Presa dalla disperazione Arianna iniziò a vagare per l’isola, e da lontano vide le vele dell’imbarcazione di Teseo allontanarsi in fretta. La disperazione, a questo punto, fu totale. Arianna iniziò a piangere senza tregua e il suo e triste lamento arrivò fino alle orecchie del dio del vino, Bacco. Giunto sull’isola per consolare la ragazza, rimase tanto affascinato dalla sua bellezza da decidere di prenderla in moglie.

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