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Sciopero Ryanair, astensione dei lavoratori in Italia proclamata dai sindacati

Lo sciopero indetto da Fit Cisl riguarderà il personale di volo per le prime 4 ore della giornata di venerdì 27 ottobre. “La fuga di massa dei piloti da Ryanair evidentemente non è servita a far capire alla compagnia irlandese che qualcosa va cambiato, iniziando dal rispettare i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori” spiegano dal sindacato.
A cura di Antonio Palma
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Dopo il caos generato dai voli improvvisamente cancellati dalla compagnia aerea a causa della mancanza di piloti, in fuga in altre aziende, nuovi disagi in vista per chi viaggia con Ryanair in Italia. La la Fit Cisl, la divisione trasporti del sindacato confederale, infatti ha appena indetto uno sciopero dei lavoratori della compagnia aerea low cost per la fine del mese. In particolare l'astensione dal lavoro è fissata per il prossimo 27 ottobre. Si tratta di uno sciopero a suo modo storico visto che la compagnia aerea è nota per il suo rifiuto di accettare relazioni sindacali all’interno dell’azienda

"La fuga di massa dei piloti da Ryanair evidentemente non è servita a far capire alla compagnia irlandese che qualcosa va cambiato, iniziando dal rispettare i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori" ha dichiarato il segretario nazionale del sindacato, Emiliano Fiorentino,  spiegando: "Per questo dichiariamo le prime quattro ore di sciopero del personale di volo. Lo sciopero infatti riguarderà solo le prime quattro ore di venerdì 27. "Dispiace che la compagnia irlandese sembri non voler capire né voglia instaurare corrette relazioni industriali. E infatti si è conclusa negativamente l’ennesima procedura di raffreddamento, fatto che ci ha spinti a dichiarare lo sciopero" ha sottolineato Fiorentino, aggiungendo: "Continua dunque la nostra azione a tutela dei dipendenti di Ryanair iniziata già da qualche anno. Il nostro lavoro mira a mettere l’azienda davanti alle proprie responsabilità relativamente ai mancati diritti e tutele dei propri dipendenti".

"Oltre a ciò, a seguito dell’ultima sentenza della Corte di Giustizia europea dello scorso 14 settembre, stiamo valutando di intraprendere azioni legali nei tribunali competenti a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori. La sentenza ha stabilito che i dipendenti Ryanair possono adire il giudice del Paese in cui adempiono alla parte sostanziale dei loro obblighi nei confronti del datore di lavoro e non obbligatoriamente in Irlanda come pretendeva la compagnia" ha concluso il dirigente sindacale. Anche la Filt Cgil ritiene "intollerabile che la compagnia che trasporta il maggior numero di passeggeri nel nostro paese agisca al di fuori di qualunque norma dell'ordinamento italiano", e ribadisce il suo impegno "a stabilire un principio, oggi pesantemente represso da Ryanair, che permetta ai lavoratori la libera adesione sindacale e la possibilità di contrattare le proprie condizioni economiche e normative".

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