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Sciopero dei benzinai il 12 e 13 dicembre

Confermata la chiusura dei distributori dopo la fumata nera nell’incontro al Ministero dello sviluppo. Nuovo appuntamento lunedì prossimo in attesa di sapere le risposte delle case petrolifere.
A cura di Antonio Palma
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Benzinai, confermato lo sciopero del 12 e 13 dicembre

Lo sciopero dei benzinai per il 12 e 13 dicembre è confermato, lo hanno annunciato oggi le associazioni di categoria al termine dell'incontro organizzato al Ministero dello Sviluppo economico che non ha portato a nessuna conclusione positiva nelle trattative tra Governo e benzinai. I rappresentanti delle tre sigle Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc-Anisa Confcommercio hanno anche ricordato che un nuovo incontro con il Governo è fissato per lunedì prossimo 10 dicembre, ma che non si attendono grossi cambiamenti per cui lo sciopero dei benzinai resta confermato. Al sottosegretario dello Sviluppo Economico, Claudio De Vincenti, che segue il tavolo per l'Esecutivo, i gestori dei distributori di carburante hanno illustrato la loro scelta di protesta per opporsi ad  un "comportamento dell'industria petrolifera che continua a negare anche il più elementare rispetto delle norme che regolano il settore".

Possibili anche altre forme di protesta – "Nessuna possibilità di mediazione è possibile senza che le compagnie petrolifere interrompano comportamenti lesivi delle norme, dei diritti e dei margini economici dei gestori" ripetono dalle associazioni di categoria che lamentano di essere ormai stretti "tra un calo generalizzato dei consumi e le pretese dei petrolieri". De Vincenti, hanno riferito i sindacati presenti al tavolo "si è impegnato  a verificare l'atteggiamento delle compagnie e a saggiare la situazione", ma Faib, Fegica e Figisc nel caso in cui la riunione di lunedì non porti ad alcun risultato si riservano di mettere in campo anche altre forme di protesta. Sul tavolo numerosi punti, dalla contrattazione con le compagnie petrolifere alla crisi dei consumi sulla rete autostradale, dalla ristrutturazione con una riduzione del numero degli impianti della rete di distribuzione ai costi dell'utilizzo della moneta elettronica per i rifornimenti.

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