869 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Scandalo olio extravergine, i consigli di Coldiretti per evitare quello tarocco

Dopo lo scandalo dell’olio extravergine Coldiretti dà alcuni consigli ai consumatori mentre il Codacons prepara le richieste di risarcimento.
A cura di Antonio Palma
869 CONDIVISIONI
Immagine

Lo scandalo dell'olio extravergine di oliva che ha coinvolto ben sette aziende nazionali, accusate di frode in un'inchiesta della Procura della Repubblica di Torino, ha messo in subbuglio i consumatori italiani preoccupati di ritrovarsi con un olio venduto come di qualità ma in realtà di fatto un olio comune. Non tutti infatti hanno le capacità necessarie per riconoscere un buon olio che è pratica molto rara. Ecco che per questo in loro soccorso è arrivata Coldiretti che ha deciso di indicare ai consumatori italiani almeno alcune caratteristiche da tenere presente quando si compra dell'olio in un normale negozio. In primo luogo “se si vuole acquistare un buon extravergine italiano, bisogna fare attenzione ai prodotti venduti a meno di 6-7 euro al litro che non coprono neanche i costi di produzione” avvertono dall'associazione dei Coltivatori diretti, ricordando che inoltre il valore dell’olio aumenta a seconda della provenienza territoriale e ovviamente della qualità.

Un'attenzione deve essere riservata anche alla data di produzione di scadenza. In alcune annate, infatti, come quella dell'anno scorso definito “uno dei più neri della storia dell’olivicoltura italiana", nel nostro Paese vengono importante centinaia di migliaia di tonnellate di oli stranieri che poi ala fine vengono mischiati con quelli nostrani. L’olio d’importazione infatti è spesso usato per diluire quello nostrano, a scapito del valore. A questo proposito quindi ad esempio è meglio optare per l’olio prodotto nel 2015, caratterizzato da olive di qualità “ottima grazie anche al caldo che ha limitato gli attacchi della mosca olearia”.

Quest'anno in effetti – precisa Coldiretti – il raccolto in Italia è buono, con un aumento stimato in oltre il 30 per cento della produzione di olio rispetto al 2014 e con una qualità ottima. Rispetto allo scorso anno la produzione 2015 dovrebbe risalire a circa 400mila tonnellate, pur rimanendo sotto la media storica delle 500mila tonnellate. Coldiretti infine suggerisce di guardare con più attenzione le etichette e acquistare extravergini a denominazione di origine Dop, quelli in cui è esplicitamente indicato che sono stati ottenuti al 100 per 100 da olive italiane. "L'Italia deve difendere il proprio patrimonio in un settore strategico del Made in Italy con circa 250 milioni di piante su 1,2 milioni di ettari coltivati, con un fatturato del settore stimato in 2 miliardi di euro e con un impiego di manodopera per 50 milioni", ha concluso il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo.

Intanto sempre in riferimento alla maxi inchiesta sull'olio extravergine di oliva condotta dal procuratore di Torino Raffaele Guariniello, il Codacons ha deciso di pubblicare sul proprio sito internet un modulo attraverso il quale le famiglie che hanno consumato olio prodotto da una delle 7 aziende coinvolte nell'indagine possono avviare l'iter per chiedere il risarcimento del danno subito e costituirsi parte offesa nel procedimento aperto dalla Procura.

869 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views