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Salento, NoTap rallentano i lavori nei cantieri, la polizia interviene: tensione e feriti

Gli attivisti che si oppongono al gasdotto denunciano manganellate ai manifestanti pacifici, l’azienda parla di strada invasa da pietre e chiodi per impedire l’accesso agli operai.
A cura di Antonio Palma
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Ci sono stati momenti di tensione nelle scorse ore al cantiere per la costruzione del gasdotto Trans-Adriatico noto come TAP,  a Melendugno, in provincia di Lecce. Gli attivisti No tap hanno cercato di rallentare nuovamente i lavori degli operai del cantiere ma sono intervenute le forze dell'ordine che da tempo presidiano l'area e sono volate manganellate che hanno causato anche qualche ferito. Tutto è cominciato all'alba quando gli attivisti ambientalisti che dicono no al gasdotto si sono ritrovati presso l’ingresso Eurogarden, sulla provinciale Melendugno-San Foca, e hanno iniziato una lunga passeggiata pacifica a passo d'uomo proprio per rallentare le operazioni e l'arrivo degli operai.

A questo punto sono intervenuti polizia e carabinieri che con la forza avrebbero sgomberato l'area. I NoTap denunciano  almeno due persone ferite dai manganelli mentre le forze dell'ordine parlano di un brigadiere dei carabinieri contuso. "Ancora una volta atti di violenza contro i manifestanti e omissione di soccorso, ancora una volta Tap e Snam ordinano al governo di utilizzare ogni mezzo per portare a termine la loro opera" denunciano gli attivisti, raccontando: "Ci siamo frapposti tra i mezzi e la strada che porta al cantiere ed abbiamo semplicemente camminato piano, a passo d’uomo. Nessuna violenza se non una passeggiata a rallentare pacificamente i mezzi. Tutto sembrava andare per il meglio, nessun tipo di tensione, la nostra rimostranza stava ottenendo i suoi frutti, ma a quanto pare la non violenza non appartiene ai dirigenti delle forze dell’ordine, una delle quali, all’improvviso ha esternato quest’ordine “Ora basta, avete rotto il c…, toglieteli di mezzo. ”.

"Ci sono state manganellate in testa a un nostro attivista che stava riprendendo con il telefonino, e una manganellata sull’orecchio ad un altro che era con le braccia alzate", hanno raccontato i NoTap parlando anche di un ritardo nei soccorsi dell'ambulanza di servizio presso il cantiere. La società Tap che gestisce la costruzione del Trans-Adriatic Pipeline però denuncia che già nella notte la stradina verso il cantiere è stata disseminata di pietre e altri oggetti per rendere più difficile il passaggio dei mezzi degli operai che prima di riaprire il cantiere hanno dovuto liberare la strada dai detriti. "Sono stati trovati sul posto anche chiodi a tre punte lasciati sull'asfalto. Al loro arrivo, resisi conto della situazione, gli operai hanno provveduto a liberare la strada con le ruspe", hanno spiegato dalla società

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